MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Rivoluzione dehors, arriva la stretta contro la malamovida: chiusura a mezzanotte e stangata sulla tassa comunale

Milano, svolta sulla gestione degli spazi esterni dei locali. Sala: “In alcune vie abbiamo permesso troppa libertà ai bar, il rumore è eccessivo”

Stretta in arrivo per dehors dei locali milanesi

Stretta in arrivo per dehors dei locali milanesi

Milano – Ridurre gli orari dei dehors dei locali, farli chiudere a mezzanotte, a partire da un’area critica della malamovida come il cosiddetto Rainbow District, la zona intorno a via Lecco frequentata dalla comunità Lgbtq+. E, in contemporanea, raddoppiare, o quasi, il costo del Canone di occupazione di suolo pubblico (Cosap) per gli esercizi commerciale che utilizzano dehors, tavolini e sedie su marciapiedi e strade.

Gli aumenti più ingenti riguarderanno il centro e le nuove zone come Porta Nuova e CityLife, ci sta lavorando l’assessore comunale al Bilancio Emmanuel Conte, motivando i rincari con la premessa che le tariffe della Cosap sono ferme da 10 anni e dividendo la città in 41 zone invece che nelle attuali 52.

Il Comune lavora su due strade parallele: la qualità della vita e il bilancio. Il sindaco Giuseppe Sala annuncia una svolta nella gestione degli spazi della movida cittadina, proprio nel giorno in cui i Comitati cittadini si riuniscono al Cam Garibaldi per protestare contro la malamovida.

Il primo cittadino, a margine del Forum Cultura al Castello Sforzesco, ammette che "la riduzione degli orari è un tema" e aggiunge che "in via Lecco e via Melzo credo che sia giusto che l’uso dei plateatici (l’occupazione di suolo pubblico da parte di dehors, sedie e tavolini, ndr) dopo mezzanotte venga vietato".

Un passo verso le richieste del Comitato Lazzaretto, che ha denunciato il Comune. Sala, intanto, aggiunge che "con il senno di poi il regolamento di occupazione del suolo pubblico con spazi commerciali è stato lacunoso. In alcune vie abbiamo permesso troppa libertà di far insediare bar e locali. Ritengo che in futuro si debba ribilanciare la situazione. Non è possibile che in città ci siano vie con così tanti bar e locali che portano a un rumore eccessivo".

Il presidente della commissione Sicurezza del Comune, Michele Albiani (Pd), è contro la svolta annunciata da Sala: "Rimango interdetto dalla proposta di far chiudere i dehors a mezzanotte, soprattutto in Porta Venezia. Non si sono compresi i reali problemi della zona, sennò si saprebbe che le chiusure anticipate ridurrebbero la sicurezza dei cittadini. Viene da pensare che ci sia la volontà di qualcuno di cacciare la comunità Lgbtq+ da Porta Venezia".

Sul fronte Cosap, infine, la tassa, in centro, ad esempio in via Dante, è di 225 euro al metro quadrato per l’occupazione di suolo con tavolini e sedie. Se si aggiunge il dehor, la cifra aumenta fino a 330 euro al mq. Cifre che con la prossima delibera di Giunta potrebbero raddoppiare. Il Comune punta a far cassa.