ANDREA GIANNI
Cronaca

Delitto a Gambara, la testimone: “Dalla panetteria è uscita solo la donna”. Il killer potrebbe essere fuggito dal retro

Il ricordo della donna che per prima ha chiamato i soccorsi. “C’erano due uomini a terra: uno era incosciente, l’altro si lamentava per il dolore”

I rilievi della Polizia dopo l’omicidio in piazzale Gambara (Foto Salmoirago)

I rilievi della Polizia dopo l’omicidio in piazzale Gambara (Foto Salmoirago)

Milano, 16 febbraio 2025 – Uno dei due uomini, Ivan Disar, era riverso a terra, immobile e incosciente. L’altro, Pavlo Kioresko, “si lamentava per il dolore, respirava con affanno”. Il ricordo della donna che per prima ha chiamato i soccorsi, residente nella zona (chiede di mantenere l’anonimato sulla sua identità), il giorno dopo la sparatoria alla panetteria di piazza Gambara torna a quella scena “che non dimenticherò mai”, e a istanti concitati impressi nella mente.

La panetteria dove è avvenuto l'agguato mortale e, nel riquadro, la vittima Ivan Disar
La panetteria dove è avvenuto l'agguato mortale e, nel riquadro, la vittima Ivan Disar

Dove si trovava quando è avvenuta la sparatoria?

“Ero fuori dall’enoteca con mio marito e un amico, accanto alla panetteria. Stavamo bevendo un bicchiere, in quello che per noi è un luogo di ritrovo abituale. Era una giornata come tante altre, un sabato di relax”.

Avete sentito gli spari?

“La porta della panetteria era chiusa, perché faceva freddo. Abbiamo sentito dei rumori e in un primo momento abbiamo pensato che qualche ragazzo avesse lanciato dei petardi, non immaginavamo fossero spari. Poi è uscita una donna...”.

Che cosa vi ha detto?

“Ci ha detto: “Chiamate l’ambulanza, perché ci sono dei feriti“. Poi è andata via, probabilmente era terrorizzata e aveva paura di essere uccisa (si trattava della donna in compagnia dei due ucraini, che in seguito si è presentata dai carabinieri, ndr). Non la conoscevo, dall’accento era straniera, probabilmente dell’Est Europa, di circa 45 anni. Siamo entrati e abbiamo visto i corpi, subito ho chiamato il 112 spiegando all’operatore quello che era successo. Subito è arrivata l’ambulanza e la polizia. Il panettiere era sotto choc. Un uomo era a terra incosciente, l’altro rantolava, respirava con affanno e si lamentava per il dolore. Dentro non c’erano altre persone”.

Avete visto il killer fuggire?

“No, dopo gli spari l’unica persona che abbiamo visto uscire dal negozio era la donna. Chi ha sparato potrebbe essere uscito anche dal retro della panetteria, però sono solo supposizioni. È successo tutto molto velocemente, in pochi istanti”.

Avete notato movimenti sospetti, in precedenza?

“I due ucraini sono rimasti parecchio tempo nella panetteria, e il più giovane è uscito più volte all’esterno. Sembrava alterato, come se avesse bevuto. Ci sembrava un atteggiamento strano ma la situazione era tranquilla, di certo non avremmo mai immaginato tutto questo”.

Conoscevate le vittime?

“Di vista. Sono persone che frequentano la zona, lavorano e che io sappia non hanno mai dato problemi. Questa è una piazza che, finora, è sempre stata abbastanza tranquilla”.