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Dentro Ponte Lambro: "È una zona dormitorio. Isolata dalla metropoli"

È il quartiere più periferico di Milano, l’ultima frontiera a sud-est della città. Una distesa di case stretta fra il...

È il quartiere più periferico di Milano, l’ultima frontiera a sud-est della città. Una distesa di case stretta fra il...

È il quartiere più periferico di Milano, l’ultima frontiera a sud-est della città. Una distesa di case stretta fra il...

È il quartiere più periferico di Milano, l’ultima frontiera a sud-est della città. Una distesa di case stretta fra il Lambro, che segna il confine con Peschiera Borromeo, e la tangenziale, che la separa dal distretto di Morsenchio. Annesso alla metropoli nel 1925, Ponte Lambro un tempo era un territorio agricolo, ricco di rogge e fontanili. Il quartiere iniziò a sviluppare una sua identità a inizio ‘900, con l’insediamento di lavandai e poi di operai. Nel Secondo dopoguerra furono costruiti alloggi popolari e arrivarono gli immigrati del Sud, mentre venivano demolite le ultime cascine: una di queste ha lasciato spazio al centro cardiologico Monzino. "Oggi è un quartiere popolare e multietnico, povero di negozi e con una lunga storia di delinquenza", racconta Angela Pruni, che abita qui. "Al di là dello spaccio non è pericoloso - osserva Pietro Mercurio, titolare di un bar - Ma è quasi un quartiere dormitorio, con pochi luoghi di ritrovo e attività aperte di sera". Chissà se cambierà qualcosa con l’arrivo del nuovo studentato. Ammesso che il progetto venga portato a termine.

Thomas Fox