
Francesco, 17 anni, studente al liceo scientifico Donatelli di Milano
Milano, 5 ottobre 2023 – Alle 7.15 di ieri mattina Francesco ha trovato davanti a casa un pullmino che lo portasse a scuola. A bordo anche un’accompagnatrice. Lo stesso pullmino lo avrebbe poi riportato indietro intorno alle 14.30, sette ore più tardi. Sembra niente, sembra poco. Invece è tanto. Francesco ha 17 anni e una grave disabilità. Di lui avevamo scritto il 12 settembre scorso. E in quei giorni il fatto che potesse contare su un servizio di trasporto scolastico pagato dal Comune di residenza – in questo caso quello di Segrate – era tutt’altro che scontato: il trasporto, infatti, gli era stato negato. Su queste pagine avevamo riportato la vicenda, la denuncia di Daniela Meroni, madre di Francesco, e la replica del sindaco Paolo Micheli. La situazione sembrava destinata a non risolversi, per lo meno non nel breve periodo perché, a detta della stessa amministrazione comunale, non era possibile attivare alcun servizio di trasporto scolastico che varcasse i confini di Segrate: Francesco, come detto, risiede con la famiglia proprio a Segrate ma studia a Milano, al liceo Donatelli per l’esattezza. Invece, ecco la svolta, ecco il gioco di squadra.
Il pullmino col quale Francesco potrà andare a lezione è stato messo a disposizione dalla Croce Verde di Pioltello, della quale fanno parte anche il conducente e l’accompagnatrice. A sostenere la spesa – non poco significativa – sarà il Comune, anche attraverso fondi garantiti dalla Regione Lombardia. "Francesco stamattina (ieri per chi legge ndr ) era contentissimo di poter andare a scuola e di poterci andare da solo, senza avermi sempre intorno, come è giusto che sia per qualunque ragazzo di 17 anni – racconta la madre –. Ringrazio di cuore la Croce Verde che si è attivata per garantire questo servizio fondamentale per il diritto alla scuola e allo studio dei ragazzi con disabilità e ringrazio il sindaco di Segrate e i suoi assessori per aver infine accettato di coprire le spese, il cui importo è proibitivo per una famiglia normale". "Siamo felici che, attraverso la collaborazione di più attori, si sia riusciti a trovare una soluzione ad una situazione che, da un punto di vista civico, era giusto porre in rilievo" dichiara Paolo Micheli, primo cittadino di Segrate.
L’antefatto, allora. Il 12 settembre scorso Meroni aveva denunciato di aver appreso solo 24 ore prima dell’inizio dell’anno scolastico che il Comune non le avrebbe potuto garantire il servizio di trasporto da casa a scuola e viceversa, un servizio che lei aveva richiesto il 26 giugno. Ma non solo: il Comune, oltre a comunicarle di non potersi assumere l’onere di portare a scuola il ragazzo, le aveva chiesto di presentare due preventivi di spesa con operatori privati in modo da poterle concedere, perlomeno, un rimborso dei costi. A prevedere questa possibilità e a prevedere che le famiglie si dotino non di uno ma di due preventivi è una norma regionale. Come anticipato, è proprio la Regione a fornire ai Comuni buona parte dei fondi per il trasporto scolastico. In questi casi, però, il rimborso è quasi sempre parziale, la Regione liquida le risorse secondo tariffe fisse che, in quanto tali, si rivelano spesso insufficienti a coprire l’intera spesa sostenuta dalle famiglie. Non bastasse, il rimborso viene liquidato solo a fine anno.
La domanda, a quel punto, si fa inevitabile: che senso ha parlare di inclusione e diritto allo studio degli studenti con disabilità quando le istituzioni pubbliche non si assumono nemmeno la responsabilità di far arrivare questi ragazzi in classe e intervengono solo a cose fatte lasciando che siano le famiglie a far fronte a tutto? Vale la pena sottolineare che le sentenze di emesse dai tribunali sono state chiare nello stabilire che l’onere del trasporto deve ricadere interamente sugli enti locali: Regioni e Comuni. Da parte sua, il sindaco Paolo Micheli aveva fatto sapere che le tempistiche di risposta erano state diverse e aveva spiegato quanto segue: "In questo momento non abbiamo in corso alcun appalto che preveda che un operatore possa svolgere il servizio di trasporto scolastico uscendo dai confini di Segrate: il ragazzo è l’unico, tra quelli da noi seguiti, che studia a Milano. Gli operatori ai quali abbiamo chiesto di garantire il trasporto fino a Milano ci hanno risposto di no, mancando un appalto. Ora cercheremo di provvedere". Parole, queste ultime, alle quali sono poi seguiti i fatti.