Milano, 4 gennaio 2024 – Capodanno in stile banlieu al quartiere di San Siro: bloccato il ventiduenne di origini tunisine che durante i “festeggiamenti” incendiari nella notte del 31 dicembre ha sparato ad altezza d’uomo contro i poliziotti. Si tratta del 22enne Aziz Kheimiri, alias Keta, rapper dalla carriera breve quanto intensa, fitta di featuring e mixtape dati alle stampe dal 2019 a oggi.
L’operazione
Gli agenti, su mandato del pm della procura di Milano, sono entrati in azione perquisendo il giovane nella sua abitazione, che si trova proprio nel quartiere di San Siro. L’indagine è scattata subito dopo che Keta ha pubblicato sul suo account Instagram, un video girato nel corso della sarabanda di Capodanno.
Quella sera, fra via Zamagna e le strade limitrofe, nel pieno del quartiere popolare di San Siro, decine di giovani, soprattutto nordafricani, si è trovato per dare fuoco ad assi, bancali e altre masserizie da loro accumulate nelle ore precedenti. Non solo. Hanno anche iniziato a bersagliare gli agenti in servizio con una fitta pioggia di sassi.
Gli spari
Mentre gli agenti erano impegnati nella gestione della situazione, riuscendo alla fine a disperdere i “convitati” accorsi per il folle party, Keta ha avviato una diretta video sul suo canale social. Qui, per dieci minuti, ha ripreso le gesta della folla, commentando con favore roghi e attacchi alla polizia.
A un certo punto Keta ha sfoderato la pistola e, insultando gli agenti, ha esploso una serie di colpi ad altezza uomo contro gli operatori dei reparti intervenuti. Sperava, forse, che il trambusto coprisse il rumore degli spari.
La perquisizione
Non è andata così. La “sventagliata” è stata notata e, in pochi giorni, si è arrivati a identificare il pistolero. Gli investigatori della Mobile hanno perquisito casa di Keta, trovando l’arma utilizzata la notte di San Silvestro, una scacciacani riproduzione fedele di una pistola semiautomatica. La rivoltella è stata sequestrata.