
di Barbara Calderola
Ruota tutto intorno al libro imbullonato. Un’autobiografia di nuova concezione, specchio del suo poliedrico ingegno, edita da Dinamo Azari, casa fondata dall’amico pittore, aviatore e imprenditore Fedele Azari. Dentro ci sono disegni, poesie, progetti, dipinti, sculture, fotografie di allestimenti, citazioni, una sintesi così perfetta che Fortunato Depero, nel 1928, si portò il volume rilegato con i bulloni a New York come bigliettino da visita per il suo ingresso nella città più futurista del mondo, la "supermetropoli", la più veloce, moderna, ascendente, pirotecnica. Oggi una mostra al Centro Verdi a Segrate ne racconta la storia “Un progetto“ a cura di Gianluca Poldi, dedicato a uno tra gli artisti più importanti del Novecento, che firmò con Giacomo Balla, il suo maestro, il manifesto Ricostruzione futurista dell’universo (1915). Accanto alla riproduzione dell’opera ci sono conferenze, laboratori, poesie per un viaggio all’origine del movimento che ha ‘riletto’ la realtà.
L’esposizione e gli appuntamenti che l’arricchiscono accompagnano il pubblico alla scoperta di un creativo sempre impegnato a sperimentare, dalla pittura ai complessi plastici motorumoristi, dalla grafica al teatro, alla comunicazione, dalla lirica ai progetti editoriali. Un intelletto alla ricerca dell’arte totale, fermamente convinto che tra un linguaggio e l’altro non esistessero gerarchie. Ieri, il primo scorcio in questo mondo, un tuffo nel libro d’artista fra Otto e Novecento. Martedì alle 19 invece sarà protagonista la poesia futurista. "Alla fine del libro Depero inserisce alcuni suoi testi paroliberi ispirati nella composizione al metodo delle parole in libertà teorizzato da Marinetti nel Manifesto tecnico della letteratura futurista (1912) e dal celebre poemetto ‘Zang Tumb Tumb’ del 1914 - spiega Poldi -. Quella sorta di ‘distruzione della sintassi’ applicata ‘all’immaginazione senza fili’ del discorso poetico introduce nella letteratura alcuni testi di grande forza e spingerà molti giovani a misurasi in questo campo". Il 28 gennaio alle 18.30 sarà la volta delle istruzioni per l’uso del futurismo, il 4 febbraio alle 20.30 dei balli plastici e il 5 febbraio alle 16 si potrà partecipare al laboratorio di percorso biografico individuale. "Fortunato Depero automitografia futurista. Intorno al libro imbullonato del 1927" è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 18.30 fino al 20 febbraio al Centro Verdi (via 25 Aprile 41). Ingresso libero ma solo con mascherina FFp2 e Super green-pass.