ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Diavolo, esercenti tentati: "Ci piacerebbe di più senza centri commerciali"

L’arrivo dell’imponente struttura sull’area della Cascina San Francesco è percepito come un’occasione: nuovi clienti e maggiore sicurezza.

Diavolo, esercenti tentati: "Ci piacerebbe di più senza centri commerciali"

L’ipotesi relativa allo stadio del Milan a San Donato incassa il sì dei negozianti. E il centro commerciale che dovrebbe sorgervi accanto? C’è chi teme la concorrenza e chi invece è tranquillo, convinto che "le botteghe di quartiere lavoreranno comunque". È questo il clima che si respira tra i negozianti di via Libertà, la principale strada commerciale di San Donato.

L’arrivo del “Diavolo” in città viene percepito come un’occasione, soprattutto sul fronte della sicurezza. Si spera in un aumento dei controlli per arginare furti, spaccio di droga e micro-criminalità. "Sono favorevole allo stadio, che contribuirebbe a potenziare la sorveglianza sul territorio, mentre resto contrario a una galleria commerciale, che per un’attività come la nostra potrebbe rappresentare un elemento di concorrenza – dice Massimo Sarina, tra i titolari della storica boutique Sabi –. Qualora si verificasse l’arrivo di un centro commerciale, dovremmo attrezzarci per essere presenti lì".

Non teme invece particolari contraccolpi Gerardo Arena, titolare del Gerry’s bar. "I bar lavorerebbero in ogni caso – spiega –: se anche in settimana dovessimo perdere qualche cliente, il flusso di tifosi e visitatori legato alle partite permetterebbe di compensare. Sono più che favorevole allo stadio: oggi San Donato è mèta di balordi che assaltano i negozi in cerca di denaro. L’impianto sportivo permetterebbe d’invertire la tendenza".

Unanime il desiderio di essere maggiormente informati sul progetto. "A oggi non sappiamo nulla, se non le notizie che circolano sui social. Il Comune dovrebbe mettere al corrente sia i cittadini che le categorie economiche – è il parere di Tiziana Ferrario, che ha un negozio di parrucchiere –. L’ennesimo centro commerciale? Ormai abbiamo imparato a conviverci".

"Non vedo particolari rischi per la mia attività. La strategia vincente è il rapporto umano, la fidelizzazione del cliente – osserva Andrea Roer del Fotocolor Mariani, che fa anche da cartoleria –. Spero che il Comune promuova incontri informativi, in tempo utile e non a cose già fatte".

"Chiederemo un confronto con l’amministrazione Squeri: vogliamo conoscere le concrete ricadute del progetto", afferma Cesare Lavia, segretario di Confcommercio Melegnano, associazione di categoria che raggruppa 16 Comuni del Sud Milano. I soci complessivi sfiorano i 600, oltre 100 quelli di San Donato. "Aspettiamo di capire – aggiunge la presidente locale di Confcommercio Caterina Ippolito – quali condizioni si offrirebbero agli operatori di San Donato intenzionati a trasferire le proprie attività, o a crearne di nuove, nel centro commerciale accanto allo stadio".