RUBEN
Cronaca

Digitalizzazione. Palazzo Marino chiama i cittadini

Il Comune di Milano coinvolge i cittadini nel Manifesto dell’Ecosistema Digitale Urbano per una gestione trasparente e sicura dei dati. Contributi aperti fino al 25 novembre.

Digitalizzazione. Palazzo Marino  chiama i cittadini

Il Comune di Milano coinvolge i cittadini nel Manifesto dell’Ecosistema Digitale Urbano per una gestione trasparente e sicura dei dati. Contributi aperti fino al 25 novembre.

Razzante*

Il Comune di Milano ha deciso di chiamare a raccolta i cittadini per condividere le strategie migliori per una corretta gestione dei loro dati e per potenziare gli effetti benefici della digitalizzazione. Lo fa presentando il “Manifesto dell’Ecosistema Digitale Urbano”, un documento che delinea sette principi guida per l’uso sicuro e trasparente dei dati prodotti dalla città. Questa iniziativa mira a coinvolgere attivamente i cittadini, invitandoli a contribuire con osservazioni ed emendamenti al miglioramento del testo, disponibile per consultazione sul portale del Comune. Palazzo Marino ha introdotto un accordo etico, strutturato sui sette principi (comunità, trasparenza, misurazione dell’impatto, equità, reciprocità, accessibilità, responsabilità), per garantire un accesso responsabile e vantaggioso alla piattaforma. I cittadini possono inviare le loro proposte fino al 25 novembre, contribuendo così alla definizione di uno spazio digitale che valorizzi e protegga i dati della comunità. "Con questa operazione in chiave partecipativa – chiarisce l’assessora ai Servizi civici e alla Partecipazione, Gaia Romani - trattiamo le opportunità che i dati ci offrono come un bene comune, dimostrando come il digitale possa essere permeato in modo positivo da un approccio condiviso. In secondo luogo, mettiamo in condivisione le regole di ingaggio di quello che è uno strumento considerato da addetti ai lavori".

"Crediamo sia fondamentale informare e condividere con i cittadini di Milano, attraverso il Manifesto sviluppato in collaborazione con Milano Smart City Alliance – spiega Layla Pavone, coordinatrice del Board per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale – il senso, il valore e i principi del progetto tecnologico, aperto a tutti i portatori di interesse, che il Comune di Milano ha realizzato".

*Docente di Diritto dell’informazione all’Università Cattolica di Milano