REDAZIONE MILANO

Santanchè a processo, coro dell’opposizione: “Ora le dimissioni”

Schlein (Pd): “Meloni deve pretendere il passo indietro”. M5s pronto a una seconda mozione di sfiducia, Conte: “La premier abbia un sussulto”. Fratoianni (AVS): “Chi rappresenta lo Stato non può stare in una condizione del genere”

Milano, 17 gennaio 2025 – “Daniela Santanché si dimetta”. Opposizioni all’attacco dopo la notizia del rinvio a giudizio dell’attuale ministra del Turismo, che dovrà rispondere davanti ai giudici di false comunicazioni sociali nel processo sul caso Visibilia, società da lei fondata e di ora non non detiene più cariche.  Tra i primi a chiedere che Santanchè lasci c’è la segretaria del Pd Elly Schlein: “Quando le accuse sono cosi' gravi chi ricopre le più alte cariche istituzionali deve fare un passo indietro. Daniela Santanchè si dimetta. E Giorgia Meloni deve pretendere le sue dimissioni".

La ministra del Turismo, Daniela Santanchè al Salone della Giustizia a Roma, 24 ottobre 2023 (Ansa)
La ministra del Turismo, Daniela Santanchè al Salone della Giustizia a Roma, 24 ottobre 2023 (Ansa)

Schlein: “Deve dimettersi”

Sul caso Santanchè la premier era stata interpellata dai giornalisti nella conferenza stampa di inizio anno. “Vedremo”, aveva risposto a chi gli chiedeva se, in caso di processo, la senatrice di Fratelli d’Italia sarebbe stata allontanata o meno dal governo. “Non può più continuare a far finta di niente – incalza Schlein – Lei, che quando era all'opposizione chiedeva le dimissioni per molto meno, ora che fa? Cambia idea anche su questo? Una presidente del Consiglio non può usare due pesi e due misure, soprattutto verso gli amici che lei ha voluto al governo e per cui adesso è politicamente responsabile”.

M5S: “Faremo mozione di sfiducia”

La segretaria del Pd è in buona compagnia.  "Se Daniela Santanchè non si dimette siamo pronti a una seconda mozione di sfiducia”, scrive su X Stefano Patuanelli, capogruppo del M5s al Senato, anticipando la reazione di Giuseppe Conte. “Noi insistiamo per le dimissioni immediate della Ministra. È assolutamente indecoroso per le istituzioni di governo che la Ministra rimanga lì. Meloni, che in passato chiedevi le dimissioni di tutti i Ministri per molto meno, oggi che fai, continuerai a fischiettare indifferente? Non avverti neppure adesso un sussulto di dignità?”.

Calenda: “Ha fatto fallire una società”

"Daniela Santanchè si deve dimettere non perché sia stata rinviata a giudizio, perché il rinvio a giudizio non è una condanna, ma perché ha portato al fallimento una società e perché i fatti e i suoi comportamenti non sono compatibili con una carica importante come quella del ministro del Turismo". Lo dice Carlo Calenda.

Fratoianni: “Via, lo chiedono i cittadini”

 Anche per Nicola Fratoianni (Alleanza Verdi e Sinistra), “chi rappresenta lo Stato non può stare in una condizione del genere. E' da oltre un anno, dopo l'inchiesta di Report e anche di altri media, e da quando arrivò a mentire perfino nell'Aula del Senato che ne chiediamo le dimissioni immediate dal governo Meloni. Su questo abbiamo raccolto oltre 50mila firme di cittadini. Se Santanchè non ha la sensibilità e la responsabilità di assumere questo gesto a tutela dell'onorabilità dello Stato, tocca alla Presidente del Consiglio Meloni assumersi la responsabilità. Le istituzioni non sono il salotto di casa propria e vanno rispettate".

Il silenzio della Santanché

Al momento nessuna dichiarazione politica dell’interessata che si limita a commentare tramite l’avvocato la vicenda giudiziaria. "È una decisione che ci lascia l'amaro in bocca”, – fa sapere il legale Nicolò Pelanda. La ministra si aspettava “un esito diverso”. 

L’avvocato

"Siamo convinti di poter dimostrare l'estraneità di Daniela Santanchè dalle accuse che le sono contestate: sarà il dibattimento che lo dimostrerà", ha assicurato il legale.

Biancofiore: “Solidarietà all’amica Santanché”

"Se volessimo guardare in casa d'altri, sarebbe lungo l'elenco di esponenti delle opposizioni indagati, talvolta persino condannati o rinviati a giudizio che non si sono dimessi. C'era addirittura chi, nel pieno di una turbo-metamorfosi, cambiava il suo codice etico interno pur di salvare qualche personaggio eccellente. Da loro, oggi, sarebbe gradito un doveroso silenzio, perché certo non in condizioni di dare lezioni al ministro Santanché, da sempre importante imprenditrice che casualmente finché non è diventata ministro non ha mai avuto guai giudiziari, alla quale va la mia vicinanza umana e solidarietà politica. Sono certa che saprà dimostrare la sua innocenza in merito alle accuse contestate". Così la senatrice Michaela Biancofiore, presidente del gruppo Civici d'Italia, Nm, Udc, Maie.

Forza Italia: “Fiducia, siamo sempre garantisti”

"Siamo garantisti sempre, non da oggi: si è innocenti fino alla condanna definitiva. Vale per un privato cittadino come per un ministro. Ribadiamo la fiducia di Forza Italia a Daniela Santanchè”. Lo si legge in una nota di Forza Italia.

Lega: “Si è colpevoli dopo 3 gradi di giudizio”

''Si è colpevoli dopo tre gradi di giudizio, non prima: ribadiamo la fiducia al ministro Santanchè''. Così una nota della Lega.

L’azionista di Visibilia

"Ci aspettavamo certamente il rinvio a giudizio, non solo per Santanchè ma anche per tutti i professionisti che sono stati attorno a lei in questo periodo nel quale le società sono state amministrate nel mondo in cui i pm hanno rilevato. Questa non è una soddisfazione: la soddisfazione l'avrò quando riceverò indietro i miei soldi, ma ne sono ormai matematicamente certo come lo ero quando ho presentato l'esposto. Noi abbiamo perso intorno ai 350/400mila euro. Poi ci sono le spese legali e per tutta una serie di attività". Così Giuseppe Zeno, piccolo azionista di Visibilia e parte civile nel procedimento che vede Daniela Santanchè imputata per falso in bilancio nei conti della società, commenta il rinvio a giudizio disposto dal gup di Milano per la ministra del governo Meloni e per altre 16 persone.