Quasi due milioni di investimento sulle scuole, "ecco il nostro piano di diritto allo studio". Presentazione "a posteriori" per il documento convitato di pietra all’ultimo consiglio comunale, dove non è stato presentato nè messo ai voti in quanto già approvato dalla giunta comunale. Polemica tutt’altro che sopita. Su cui torna anche la sindaca Elisa Balconi: "Avrei voluto illustrare il documento in aula, non mi è stato consentito e si è deciso per il ritiro. Ritengo comunque opportuno informare sul lavoro svolto. Sottolineando, ancora una volta, che l’approvazione del Piof è dal 2017 in carico alla giunta, organo legittimato ad approvarlo. Per dirne una, il Comune di Milano ha fatto esattamente come noi". I numeri. Il piano prevede 624.667 euro in entrata, 1 milione e 969.230 in uscita con una differenza di 1 1 milione 344.561 euro. Le voci più rilevanti riguardano, come sempre, i servizi.
Partendo dalla ristorazione, indirizzata a 779 alunni, 39 docenti ed educatori. Costa circa 700mila euro l’anno, 500mila dei quali coperti dalle tariffe a carico degli utenti. Confermati anche gli li esborsi per servizio pre e post scuola, trasporto, inclusione degli alunni diversamente abili, cedole librarie. A corredo dei servizi, i progetti, ripartiti per fascia di età. Per scuola dell’infanzia a primaria un lungo elenco, concordato con la scuola: biblioteca e orticultura, educazione psico motoria e danzaterapia, teatro, un progetto, dedicato ai bambini di quinta elementare, dal titolo “Stiamo diventando grandi“. Per i ragazzi delle medie inglese, sport, teatro e il percorso "patente smartphone" per l’utilizzo responsabile delle tecnologie. Un progetto ambizioso, "che abbracci un contesto geografico di più ampio respiro rispetto all’aula scolastica: vogliamo costruire percorsi creando, supportando e stimolando quella rete di accoglienza che sia prima di tutto sentinella nella prevenzione del disagio e che generi l’inclusione sociale vera e concreta". Monica Autunno