
Carabinieri alla piscina di Quarto Cagnino
Milano, 8 gennaio 2020 - È stato sequestrato il defibrillatore, per accertare se fosse in regola e funzionante, e sono state disposte una serie di verifiche sulle misure di sicurezza, tra cui la presenza di salvagenti, nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Milano per omicidio colposo a carico di ignoti in relazione alla tragica morte di un 32enne disabile.
Il giovane, martedì pomeriggio, mentre si trovava in piscina in via Lamennais, nel quartiere Quarto Cagnino, per un corso di nuoto con altre dieci persone, anche loro con problemi fisici e psichici, si è allontanato verso la parte più profonda per poi iniziare ad annaspare e a bere. Subito soccorso, Davide Duma, orfano di entrambi i genitori, non hai mai ripreso conoscenza, e poco dopo le 17 i medici dell’ospedale San Carlo, dove il trentaduenne era arrivato un paio d’ore prima in condizioni disperate, hanno dovuto dichiararne il decesso.
È stata disposta anche l'autopsia per verificare le cause del decesso ed accertare se il 32enne, affetto dalla sindrome di Cornelia de Lange, abbia avuto o meno un malore in acqua prima di morire. Tra i vari punti da chiarire anche se fosse sufficiente un solo istruttore per corsi con 10 disabili. La piscina pubblica in quell'orario era aperta solo per il corso di nuoto per disabili organizzato dalla comunità per disabili 'Le chiavi di casa' di Muggiano, gestita dalla onlus Azione Solidale.