Potenziare i parcheggi per disabili e migliorare la viabilità anche con l’abbattimento delle barriere architettoniche. Adeguare l’arredamento delle scuole. Giochi inclusivi, sonori e tattili almeno in un parco cittadino. Migliorare il trasporto per portare in palestra, almeno una volta alla settimana, i bambini che desiderano fare sport. Sei articoli, "perché il mondo non deve conoscere diversità". È il disegno di legge dal titolo “Ogni bambino, anche se disabile, deve avere le stesse opportunità di un bambino senza disabilità“, presentato dalle tre classi quinte della scuola di via Litta di Lainate al Senato della Repubblica, nell’ambito del concorso, “Vorrei una legge che…“ promosso in collaborazione con il ministero dell’Istruzione. Otto mesi di studio e incontri tra i banchi di scuola e sul territorio, una proposta di legge e anche un giornalino che sintetizza il percorso. E un premio del Senato consegnato ieri mattina agli alunni dai senatori Elena Sironi e Sandro Sisler nel corso di una cerimonia alla quale ha partecipato anche il sindaco Andrea Tagliaferro. Uno dopo l’altro, i bambini hanno raccontato il lavoro fatto. Dalla scelta dell’argomento alla stesura del titolo e degli articoli della proposta di legge.
"Abbiamo deciso questo argomento dopo l’incontro con Federico Candido, sportivo con disabilità che ha portato nella nostra scuola la sua handybike, dopo di lui abbiamo intervistato anche Daniele Cassioli, campione di sci nautico non vedente – raccontano gli alunni –. Abbiamo letto la Costituzione, fatto sopralluoghi in città per documentare tutte le situazioni in cui per colpa delle barriere architettoniche il diritto all’uguaglianza di tutti, in particolare dei disabili, non è rispettato. Abbiamo anche incontrato e fatto alcune attività con i ragazzi disabili dell’associazione La Fra e li abbiamo aiutati nella raccolta fondi per costruire la loro nuova casa che sorgerà proprio di fronte alla nostra scuola. Noi vogliamo che tutti abbiamo le stesse opportunità". Idee, sogni e proposte, ma anche l’incontro con un avvocato per comprendere meglio il processo legislativo. E infine la proposta di legge, nero su bianco. "Il mondo è nostro e ora grazie a noi è un pochino migliore", aggiungono. Il disegno di legge è stato inviato a Roma, al Senato, che l’ha ritenuto meritevole di una menzione speciale. I “piccoli legislatori“ si sono rivolti anche al Comune chiedendo al futuro sindaco di realizzare almeno uno degli articoli della loro proposta.