ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Disagi per i pendolari rhodensi. Treni in ritardo fino a 50 minuti

Ennesima mattinata con problemi sulla linea S5 di Trenord. Porte guaste, il malore di una persona. Carrozze affollate hanno lasciato a piedi chi aspettava in banchina. Rabbia e proteste in stazione.

Cinquanta minuti di ritardo per il treno delle 7.37 diretto a Treviglio e 15 minuti per il convoglio 24525 diretto a Milano Certosa. Il treno 24521 è rimasto fermo in stazione

Cinquanta minuti di ritardo per il treno delle 7.37 diretto a Treviglio e 15 minuti per il convoglio 24525 diretto a Milano Certosa. Il treno 24521 è rimasto fermo in stazione

Un treno con le porte guaste, il malore di un passeggero, carrozze ridotte e affollate, "come un carro bestiame", spiega un pendolare. Poche informazioni e tanta rabbia. Ennesima mattinata di disagi, quella di ieri, per i pendolari della linea suburbana S5 Varese-Milano-Treviglio di Trenord. Dopo i problemi di martedì 5 novembre a causa dello sciopero proclamato in solidarietà al capotreno accoltellato a Genova, anche ieri mattina raggiungere il capoluogo lombardo con il treno è stata un’odissea.

Cinquanta minuti di ritardo per il treno delle 7.37 diretto a Treviglio, 15 minuti per il convoglio 24525 diretto a Milano Certosa. Il treno 24521 è rimasto fermo in stazione a causa di un guasto alle porte, "l’equipaggio sta intervenendo per consentire la ripresa del viaggio", si leggeva sull’App di Trenord. Tra l’altro il treno che è composto di 8 carrozze, ieri ne aveva 5, quindi è arrivato pieno e chi era in attesa sulla banchina non è riuscito a salire. "Alla stazione di Rho c’è stato il delirio - racconta una pendolare -. Il tutto per incapacità da parte del personale di dare informazioni: si trattava di una porta rotta. Fermi 40 minuti senza nessuna notizia". E così la pazienza ha lasciato il posto alla rabbia. "Mancava poco che mettessero di nuovo le mani addosso agli addetti Trenord, ci hanno tenuti sul treno fermi a porte chiuse per almeno mezz’ora senza annunciare nulla e quando ci hanno comunicato che c’era un guasto la gente ha cominciato a urlare, sarebbe bastato dare qualche informazione prima", racconta un pendolare.

"È diventato un incubo viaggiare con Trenord, tutti i giorni c’è qualcosa che non funziona e tutti i giorni arrivi in stazione e non sai se riuscirai a raggiungere il posto di lavoro", scrive in un post un rhodense. "Già ieri è stato un calvario non avendo rispettato le fasce garantite, calcolando il 2517 cancellato, oggi non vogliono proprio farci arrivare al lavoro", scrive un pendolare. Anche il treno della S5 delle 6.05 è rimasto fermo tra Gallarate e Busto Arsizio sembra per il malore di una persona ed è arrivato in stazione con un ritardo di 20 minuti, mentre il 24529 da Varese a Treviglio, "non partirà per esigenze tecniche", si legge sull’App di Trenord. "Cosa possiamo fare? - commenta un pendolare - da anni protestiamo contro Trenord e la Regione, ma le cose non sono migliorate. Oltre il danno c’è anche la beffa del bonus, nonostante tutti i ritardi non si riesce a capire perché non ne abbiamo mai diritto. E poi ci dicono di lasciare a casa l’auto e usare i mezzi pubblici".