
La Festa della fratellanza all’ombra del Castello Sforzesco il 14 luglio 1945
Le cronache dell’epoca, in quel lontano 14 luglio 1945, parlano di una grande folla di milanesi accorsa al Parco Sempione, tra l’Arco della Pace e Piazza del Cannone, proprio dietro al Castello Sforzesco, per partecipare alla “Festa della fraternità“, un gran ballo collettivo, con sei bande musicali disseminate in tutta l’area verde, per celebrare la prima estate senza guerra, dopo cinque anni.
L’idea di far ballare i milanesi nel centro della città era stata di Antonio Greppi, socialista, primo sindaco meneghino del Secondo Dopoguerra, che affidò l’organizzazione dell’evento a Paolo Grassi (allora critico teatrale del quotidiano socialista l’Avanti) e al giovane Giorgio Strehler, i fondatori, appena due anni dopo, del Piccolo Teatro di via Rovello. La data del 14 luglio, il giorno della presa della Bastiglia durante la Rivoluzione francese del 1789, non era stata scelta a caso. Il primo cittadino, infatti, durante il suo intervento all’Arco della Pace aveva lanciato un messaggio di pace ai "fratelli d’Oltralpe" e le bande musicali avevano intonato l’inno nazionale francese, “La Marsigliese“, e poi gli inni inglese, americano e russo, la Canzone del Piave e l’Inno dei Lavoratori, vietato durante il Ventennio fascista, le cui parole erano state scritte dall’ex leader socialista Filippo Turati.
La Festa della fraternità non si celebrò solo al Parco Sempione, ma anche in alcuni quartieri più periferici. E una grande folla si radunò anche nella Galleria Vittorio Emanuele: gran ballo nel Salotto dei milanesi.
L’obiettivo di riproporre quel gran ballo collettivo nella Milano contemporanea, un’idea di cui stanno già discutendo il Comune e l’Anpi, non è del tutto inedito. Nel 2015, a 70 anni dalla Liberazione, Radio Popolare propose di fare come il 14 luglio del 1945, ma nella serata del 24 aprile 2015, alla vigilia della tradizionale manifestazione di piazza. L’iniziativa andò in porto e un nutrito gruppo di milanesi si ritrovò all’ombra dell’Arco della Pace a far festa. Dieci anni dopo, 80° anniversario, ed ecco rispuntare l’idea, come abbiamo visto.
Palazzo Marino ha messo a disposizione il Castello Sforzesco, che in estate ospita già manifestazioni musicali e teatrali all’interno del Cortile delle Armi. Potrebbe essere quella la location per rilanciare la Festa della fratellanza. Il confronto con l’Anpi è in corso, ma il presidente dei partigiani, Primo Minelli, ha già anticipato che la festa diventerà realtà, a 80 anni da quell’iniziativa estiva voluta da Greppi che, dopo cinque anni di guerra, fece ballare i milanesi finalmente spensierati e desiderosi di futuro.
Massimiliano Mingoia