A un anno dall’imbrattamento del Dito Medio in piazza Affari (15 gennaio 2023), inizia il processo contro gli ecomilitanti di Ultima Generazione che hanno usato la vernice contro l’opera “L.O.V.E“ di Maurizio Cattelan. Mercoledì prossimo, alle 12.10, si terrà l’udienza preliminare contro gli ambientalisti che oltre ad aver sporcato il basamento del Dito Medio hanno esposto lo striscione “Stop sussidi al fossile”. Ultima Generazione, con una nota, preannuncia un presidio di solidarietà a partire dalle 11.30 di mercoledì davanti al Tribunale in corso di Porta Vittoria. Non ci stanno, gli ecovandali, ad essere processati per il loro blitz in piazza Affari. I capi di imputazione a carico degli autori dell’azione sono pesanti: “Distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici” (art. 518 duodecies, 110 c.p.) per i quali rischiano la reclusione da due a cinque anni e una multa da 2.500 euro a 15.000 euro. Sandro, 39 anni, aveva dichiarato durante l’azione: "Ho un figlio e un buon lavoro in una solida azienda, il mio posto usuale è una scrivania bianca pulita. Eppure oggi è molto più normale essere qui, con la vernice, con queste persone che dimostrano un grande senso di realtà".
Il Comune, intanto, pochi giorni fa ha dato un segnale politico contro gli ecomilitanti, costituendosi parte civile proprio nel procedimento penale relativo all’imbrattamento del Dito Medio. Una provvedimento che potrebbe essere replicato. I blitz di Ultima Generazione a Milano, nel 2023, sono stati 12, uno al mese, e in altri due casi – gli imbrattamenti alla statua di Vittorio Emanuele II in piazza Duomo e all’Arco della Pace – non sono stati fatti con vernici immediatamente lavabili e sono costati 30 mila euro per ciascun blitz (nel caso di piazza Duomo la statua è stata pulita grazie allo sponsor di Vox Media). Due mozioni della Lega chiedono alla Giunta Sala di costituire in giudizio il Comune contro gli ecovandali anche in questi altri due casi.
M.Min.