MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Il pasto avanzato, il referto dimenticato, la “gita” a Malpensa: tutti gli sbagli di Domenico Livrieri

Il cinquantenne, vicino di casa di Marta Di Nardo, è stato fermato con l’accusa di aver ucciso la donna. Il corpo è stato trovato nella sua abitazione

Milano, 21 ottobre 2023 – Il cadavere tagliato in due pezzi, in stato di decomposizione. Segni sul collo, coperti con una sorta di garza. Così si presentavano ieri i resti di Marta Di Nardo, sessantenne trovata morta a Milano nella casa del vicino Domenico Livrieri, 46enne, che ora è in stato di fermo per omicidio volontario, occultamento e vilipendio di cadavere.

Domenico Livrieri fermato per l'omicidio di Marta Di Nardo (nel riquadro)
Domenico Livrieri fermato per l'omicidio di Marta Di Nardo (nel riquadro)

Com’è stato trovato il corpo

Il corpo della donna era avvolto in una coperta, nascosto sul soppalco della sala-cucina dell'uomo, dentro un alloggio Aler al terzo piano di via Pietro da Cortona 14 in zona Argonne. I due vivevano in due scale diverse, una di fronte all'altra.

Dell'ispezione del medico legale non è emersa con chiarezza la causa di morte (la certezza si avrà con l'autopsia) ma è verosimile che la donna sia stata accoltellata alla gola.

L'uomo non ha mai ammesso nulla durante il sopralluogo dei carabinieri, ieri, impassibile nonostante dall'alloggio provenissero forti miasmi.

Raffica di indizi

Le ipotesi sono diventate certezza a poco a poco: il luminol ha rilevato numerose tracce di sangue, poi è stato scoperto il cadavere sul soppalco. Tagliato in due all'altezza della pancia. Per tirarlo fuori dal soppalco sono dovuti intervenire i vigili del fuoco.

I carabinieri poi hanno sequestrato tutto l'appartamento dove presumibilmente si trova anche l'arma del delitto. Sequestrati anche la carta di credito della donna e il cellulare di lei, senza sim, che erano a casa dell'uomo.

Il tentativo di fuga

Il cellulare di Livrieri invece era in mano a un tassista che ha raccontato di averlo avuto "in pegno" da lui stesso, il quale lo scorso 16 ottobre gli aveva chiesto di accompagnarlo a Malpensa "perché doveva andare in Francia", così gli avrebbe spiegato, ma una volta all'aeroporto non era riuscito a pagare con carta di credito.

"Prendi il mio telefono", gli avrebbe detto, assicurandogli che sarebbe stata poi sua sorella a saldare il conto della corsa. La sorella (che in base a quanto emerso non aveva contatti frequenti con il fratello) avrebbe poi confermato questa versione.

Livrieri è tornato a casa quel giorno, non riuscendo a partire verosimilmente per mancanza di denaro.

Il primo racconto

Sentito dai carabinieri in quella circostanza come "persona informata dei fatti" avrebbe riposto di essere andato a Malpensa "per fare un giro" e perché "non mi sentivo bene". Secondo il pm Leonardo Lesti, che ha disposto il fermo, aver raggiunto l'aeroporto è uno dei motivi per cui sussiste il pericolo di fuga.

I carabinieri sul luogo del delitto e, nel cerchio, la vittima Marta Di Nardo
I carabinieri sul luogo del delitto e, nel cerchio, la vittima Marta Di Nardo

Quando è stata uccisa Marta Di Nardo?

Le ultime tracce di utilizzo del suo telefono risalgono al 4 ottobre e la morte potrebbe essere avvenuta quel giorno. Mentre la denuncia di scomparsa è stata presentata dal figlio il 17, giorno del primo ingresso dei pompieri nell'alloggio della donna, che era chiuso dall'interno a doppia mandata.

All'interno c'era un referto Areu, per l'intervento di un'ambulanza, con data del 17 ottobre, riguardante Livrieri. Sempre il 17 alcuni vicini hanno segnalato di aver visto la luce accesa nell'alloggio della Di Nardo; segnalazione che ha fatto scattare un secondo ingresso dei pompieri. Ma al loro arrivo, lì dentro, non c'era nessuno. C'erano però tracce di cibo, segno di una recente presenza.

Storie di solitudine

Sia Livrieri e sia Di Nardo vivevano soli. Entrambi in cura al Cps, lei anche per una ludopatia accertata. Stando ai racconti di chi la conosceva, era solita giocare al Gratta&Vinci e alle slot, utilizzando la sua magra pensione.

Livrieri, nullatenente, ha precedenti per rapina, furto, sequestro di persona e violenza sessuale, con problemi di tossicodipendenza. I carabinieri stanno esamineranno i movimenti bancari riconducibili al conto della donna per capire se negli ultimi giorni ci siano stati tentativi di prelievo.