Don Alberto Ravagnani, il prete TikToker sceglie il C30 a Milano per il suo 'Doncast'

E' il quartier generale di OneDay e delle sue company. Al sacerdote serviva una location dove gli ospiti si sentissero a casa e liberi di esprimersi

Don Alberto Ravagnani

Don Alberto Ravagnani

A Milano c’è un posto dove vivono tutte le nuove generazioni insieme: si chiama C30 ed è il quartier generale di OneDay e delle sue company (ScuolaZoo, ZooCom, WeRoad, Together, House of Talent e Glint). Il C30 è un posto così cool che Don Alberto Ravagnani, il prete influencer più famoso d’Italia, lo ha scelto per registrare “doncast”: il podcast che ha l’obiettivo di parlare di attualità e ispirare le nuove generazioni tramite le storie di successo di giovani under 25 in onda tutti i sabati fino a giugno alle ore 16 su Twitch. Perchè il C30? A Don Alberto serviva una location dove gli ospiti del podcast (rigorosamente GenZ) si sentissero a casa e liberi di esprimersi.

Il C30, casa di OneDay e del suo speciale modo di fare impresa, è stato prima pensato e poi costruito da zero con in testa una sola cosa “farlo a misura di GenZ”. 4700mq di pura energia: dentro ci puoi trovare un ponte tibetano da attraversare per raggiungere il biliardino, una piscina di palline, 26 sale riunioni a tema, un auditorium, un cinemino e anche lo studio di registrazione scelto da Don Alberto per registrare il suo show. Ogni weekend OneDay racconterà in esclusiva alla sua community social fatti e misfatti dello show, l’inedito dietro le quinte e tutti i segreti del set al C30

La missione, sostiene Don Alberto: “è quella di invitare ad ogni puntata un ospite per discutere e far riflettere i giovani attorno a temi importanti di attualità. L’obiettivo è creare un momento di confronto per ragazzi fatto di dialoghi aperti e ispirazione”. Doncast nei suoi 120 minuti di live approfondisce temi cari alle nuove generazioni insieme ad un ospite sempre diverso (un influencer o opinion leader) che racconta la propria storia e infine si mette a disposizione dei ragazzi per rispondere alle loro domande.

“Quando Don Alberto ci ha racontato del progetto ci è subito piaciuto e l’abbiamo trovato in linea con la nostra mission. Per questo abbiamo deciso di mettere a disposizione gli spazi del nostro quartier generale per l’intera durata del progetto” racconta Gaia Marzo, Corporate Brand Director & Equity Partner di OneDay, “quando si tratta di nuove generazioni vogliamo esserci sempre e lasciare un impatto, questo è il nostro impegno scritto anche nella nostra vision!”.