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Il cappellano sulla Mediterranea spiato da Paragon con un software nel cellulare
Caritas Giovani Carugate ospita don Mattia Ferrari, il cappellano dei naufraghi, il prete imbarcato sulla Mediterranea da 5 anni e mezzo. Una missione cominciata da giovanissimo. Un sacerdote conosciuto per il suo impegno, e anche lui, l’Ong l’ha rivelato solo ieri ieri, è stato spiato da Paragon con un software nel suo telefono come l’attivista Luca Casarini e il giornalista Francesco Cancellato. "La solidarietà è sovversiva", ha commentato il cappellano di bordo. Il suo ultimo libro, "Salvato dai migranti", ha la prefazione di papa Francesco. Nelle pagine il racconto del legame profondo con chi ha aiutato. "La battaglia è contro l’indifferenza – spiega - stiamo imboccando la strada sbagliata. Rischiamo di entrare nella notte della storia". Giovedì alle 21 all’auditorium comunale (via San Francesco 7) condividerà con il pubblico il proprio cammino umano e religioso. Vicario parrocchiale di Nonantola, nel Modenese, il sacerdote a soli venticinque anni ha risposto alla chiamata dell’impegno umanitario con determinazione. Si è imbarcato e ha vissuto in prima linea il dramma dei profughi in difficoltà, assistendo ai soccorsi e alle operazioni di salvataggio. "Queste persone vanno guardate negli occhi", sottolinea. "La sua esperienza non è solo un atto di solidarietà, ma una testimonianza di come la fede possa trasformarsi in azione concreta", aggiunge Caritas. Di lui Begoglio a inizio febbraio ha detto in tv "don Mattia lavora e prega. Tutto questo è molto importante". Durante la serata in città il giovane religioso parlerà del legame stretto con chi cerca una vita migliore e gli operatori umanitari, una testimonianza diretta della realtà del Mediterraneo centrale, la rotta migratoria più letale al mondo: più di 23mila vittime dal 2014. E anche della "spinta a vivere la fraternità con gli altri, soprattutto con i più bisognosi", che ha sentito con la vocazione. "In mare pattugliamo le acque aspettando richieste di soccorso", chiarisce. "L’incontro – anticipano gli organizzatori - è un’opportunità per approfondire tutti gli aspetti legati alla gestione dei flussi migratori. Offrirà uno spunto di riflessione su come ciascuno di noi possa contribuire a costruire una società più giusta e solidale". Con lui suo palco, Fabio Pizzul, voce di Radio Marconi, l’emittente della Diocesi di Milano. Presiede la Fondazione Ambrosianeum che guiderà il dialogo con Don Mattia, stimolando approfondimenti. Ingresso gratuito.