MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Emergency, si moltiplicano le donazioni dopo la morte di Gino Strada

La presidente della Ong Rossella Miccio: i funerali credo saranno a Milano, era la sua casa. Il sindaco Sala: Gino, patrimonio della città

Gino Strada

Milano, 15 agosto 2021 - "Mi dicono che stanno arrivando molte donazioni e tantissimi messaggi di persone che vogliono sostenerci ricordando Gino Strada, questo è un modo che a lui farà piacere, ovunque sia". Lo sottolinea Rossella Miccio, presidente di Emergency, l’organizzazione non governativa fondata nel 1994 da Gino Strada, il medico e filantropo scomparso venerdì per un malore mentre si trovava in Normandia. La missione per le vittime delle guerre, per i poveri, per chiunque soffra, continua in suo nome. La salma rientrerà dalla Francia la prossima settimana, dopodiché si potrà pensare ai funerali. "Ci vorrà qualche giorno - evidenzia Miccio - perché c’è tutta una serie di pratiche burocratiche da sbrigare e ancora non abbiamo tempi certi, non si sa ancora nulla. Pensiamo che sarà ricordato a Milano perché era casa sua e casa di Emergency". Anche se, a pensarci bene, casa sua era in ogni parte del mondo. Anche nel mare: "Mentre il mio papà andava via, ieri - ha scritto la figlia Cecilia su Facebook, a bordo della Resq People nel Mediterraneo centrale - io stavo facendo questo. Proprio negli stessi minuti. Una vita andava via, ottantaquattro vite salivano a bordo. Ciao papà. Buon vento e mare calmo". E ha ringraziato tutti i sostenitori. Intanto prende piede la proposta di intitolare piazzale Cadorna a Gino Strada, "ho già pensato alla scritta sulla targa: ‘Medico di pace contro ogni guerra’, spiega Alessandro Lanzani, medico fondatore di Medicina solidale e Tamponi sospesi, che ha lanciato l’idea venerdì. "Poi una mia amica, Maria Teresa Mauri, l’ha rilanciata su Change.org". Ieri sera i firmatari erano a quota 8.900. Il testo, indirizzato al sindaco, è questo: "Come mi piacerebbe che in questo momento di dolore il Comune a Milano con procedura di urgenza assoluta decretasse prima dei funerali di Gino di intestargli una strada, una piazza, per accoglierlo degnamente. Come mi piacerebbe che piazzale Luigi Cadorna, intestato a un guerrafondaio, diventasse piazzale Gino Strada che la guerra la ripudiava".

Una proposta appoggiata anche dai Sentinelli. Su Facebook, Enrico Mentana ha chiesto al primo cittadino di dedicare a Gino Strada un parco cittadino. Il sindaco Beppe Sala ha commentato: "Mi prenderò un po’ di tempo per riflettere su cosa sia meglio fare, c’è da riflettere se sia meglio un parco piuttosto che una piazza o un ospedale. Alla fine Gino era un po’ un patrimonio della città". Anche a Sesto San Giovanni, città natale di Gino Strada, si parla di intitolazioni: "Avanzo a tutti i gruppi presenti in Consiglio comunale la proposta di intitolargli un luogo pubblico della nostra città. Essendo una personalità scomparsa da meno di 10 anni, chiederemo al prefetto un deroga", ha dichiarato il sindaco Roberto Di Stefano, di centrodestra. Ma "adesso che siamo tutti con Gino, ci viene da fare qualcosa per limitare il commercio delle armi?", ha chiesto su Twitter l’ex magistrato Gherardo Colombo, presidente onorario di ResQ.