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Donazioni di sangue, l'allarme di Areu: "In calo per il secondo anno"

Le donazioni di sangue in Lombardia potrebbero registrare un calo per il secondo anno consecutivo, nonostante l'aumento delle richieste nella prima parte del 2015 da parte del sistema ospedaliero

Donatori

Milano, 21 luglio 2015 - Le donazioni di sangue in Lombardia potrebbero registrare un calo per il secondo anno consecutivo, nonostante l'aumento delle richieste nella prima parte del 2015 da parte del sistema ospedaliero.Tra il 2013 e il 2014 "c'è stata una flessione del numero di donazioni dell'1,7% che si sta confermando nel 2015 - spiega Marco Salmoiraghi, direttore sanitario di Areu -. La differenza è che mentre nel 2014 c'era stata anche una riduzione delle richieste delle unità di sangue, e quindi la situazione non ci aveva allarmato, nei primi mesi del 2015 il consumo è aumentato".

In dettaglio la raccolta sangue è stata di 470.991 unità nel 2014 a fronte delle 479.397 dell'anno precedente. Il trend negativo indicato da Areu riguarda le raccolte presso i centri ospedalieri, mentre la raccolta nelle associazioni è andata un po' meglio, in crescita da 159.881 a 164.531 unità. In lieve calo anche il numero dei donatori, che nel 2014 sono stati 265.889, mentre è in positivo il bilancio tra nuovi donatori (36.727) e quelli sospesi definitivamente (28.480). Per Salmoiraghi il calo di donazioni ha portato una "situazione di difficoltà" che è comunque sempre rimasta gestibile e nella quale la Lombardia è riuscita a mantenere l'autosufficienza regionalerispettando le quote destinate alle altre regioni e soprattutto evitando il 'contingentamento', vale a dire la riduzione di attività chirurgiche necessaria quando non c'è una quantità di sangue sufficiente. Il contingentamento "non è avvenuto e non è in previsione che avvenga", dice, "ma per rafforzare questa tranquillità dobbiamo tornare a sensibilizzare sia i servizi trasfusionali che devono chiamare i donatori, sia i donatori stessi". 

Salmoiraghi parla dalla sede di Areu, dove oggi ha incontrato la stampa assieme a Davide Rossi, responsabile della struttura regionale di coordinamento delle attività trasfusionali e a Domenico Giupponi, presidente dell'Avis regionale. "La Lombardia ha scorte strategiche di sangue per 500 unità, divise in cinque sedi" per far fronte a necessità improvvise come catastrofi o emergenze, spiega Rossi: "in previsione di Expo ci siamo assicurati di tenere queste scorte al top". Per Giupponi "il nostro appello va soprattutto ai donatori": un calo estivo delle donazioni è fisiologico, ma "è importante che chi va in vacanza si ricordi di donare prima di partire", dice.