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Orrore a Milano, donna decapitata in casa: la testa trovata in cortile. Arrestato presunto assassino

Si tratta di un transessuale di 20 anni dell'Ecuador. All'arrivo dei carabinieri, è stato trovato sul posto in stato di shock e con ferite di arma da taglio. E' stato soccorso dal 118 e trasferito al Policlinico. Ad avvisare il 112 è stato un vicino di casa che ha assistito alla scena dalla finestra

Donna decapitata a Milano, l'appartamento dell'omicidio (Newpresse)

Milano, 14 giugno 2015  - Orrore a Milano. Una donna è stata uccisa e decapitata a Milano. Ad occuparsi delle indagini sono i carabinieri, che hanno ritrovato i resti la scorsa notte dopo una telefonata al 112. Il corpo, senza testa, era in un appartamento di via Giovanni Antonio Amedeo, nella zona di Lambrate.  La testa della donna, Antonietta Gisonna, italiana di 51 anni, è stata rinvenuta nel cortile della palazzina di alloggi popolari. Le prime informazioni avevano indicato che la vittima era un transessuale, ma è stato successivamente smentito. All'arrivo dei militari, sul posto è stato trovato un transessuale sudamericano di 20 anni, con ferite da arma da taglio e in stato di shock. E' stato soccorso dal 118 e trasferito al Policlinico, poi arrestato dai carabinieri come presunto autore del delitto con l'accusa di omicidio volontario aggravato.

La donna uccisa è di Napoli ma risiede a Milano e viveva nell'appartamento in via Amadeo. Ha precedenti per spaccio di droga e, secondo molti dei suoi vicini, faceva la prostituta con il nome fittizio di 'Antonella'. Quel transessuale, C.J.T.V., di 20 anni, non era mai stato visto prima (tanto che sulle prime si pensava alla lite tra due donne, ndr). Forse si appoggiava nell'appartamento per esercitare la prostituzione, forse doveva dei soldi alla donna. O magari voleva della droga, in preda all'astinenza. Tra i due sarebbe scoppiata una furibonda lite e lui l'avrebbe colpita con una decina di coltellate, usando uno dei coltelli trovati in casa. Infine l'avrebbe decapitata e avrebbe gettato la testa dalla finestra, che è finita in mezzo al cortile interno. 

Ad avvisare i carabinieri è stato un vicino di casa che ha assistito a una scena davvero raccapricciante. Una mattanza che  il condomino ha visto sconvolto ma mantenendo abbastanza sangue freddo da poter chiamare il 112 fornendo preziose informazioni ai carabinieri. Attimi alla Hitchcock, vissuti da finestra a finestra, come nel film 'La finestra sul cortile' del grande regista. "L'uomo ha visto tutto dalla finestra - ha raccontato il Colonello Biagio Storniolo, comandante del Reparto operativo di Milano - assistendo a parte dell'accaduto ma soprattutto descrivendolo a noi con grande precisione". Insomma la tempestività e la testimonianza del vicino di casa è stata fondamentale per far individuare l'appartamento del delitto e per ricostruire i fatti. L'uomo, che abita in uno stabile di fronte al palazzo al 33 di via Amadeo dove viveva la donna, ha descritto prima la lite e poi un uomo con un coltello che colpiva la vittima. Poi anche quando questi, con il corpo già a terra, si è accanito sul cadavere di Antonietta Gisonna.