Sulle ceneri del centro direzionale crescono le torri che ospiteranno 180 alloggi in housing sociale ovvero a prezzi calmierati. Torri che hanno preso il posto di uno dei centri direzionali più inutili della storia della cementificazione del sud Milano. Palazzoni destinati a grandi aziende che avrebbero dovuto gravitare sul polo fieristico di Lacchiarella, mai realizzato, e abbandonati, devastati dai ladri di metalli, degradati e poi demoliti. In arrivo anche 33 appartamenti popolari Sap (Servizi abitativi pubblici) di Aler Milano e altre case a mercato libero.
Dopo 30 anni di degrado il Quartiere delle Rose inizia davvero a rinascere. Era il 2003 quando il Comune di Pieve provocatoriamente annunciò la demolizione dei palazzoni ufficio abbandonati che soffocavano il quartiere residenziale. Nel 2011, il 10 settembre comincia la demolizione dei palazzi ufficio del Quartiere delle Rose Nel 2018, a ottobre viene inaugurato il centro polifunzionale che ospita la scuola per cuochi di Afol e il comando di polizia locale. Nel 2023 il Comune annuncia lavori per 25 milioni di euro per la realizzazione di diverse opere, tra cui il ponte che unirà il Quartiere delle Rose al resto della città. Ci sono voluti tre decenni per vedere finalmente avvicinarsi i traguardi del recupero del Quartiere delle Rose. L’ultimo slancio è arrivato da Regione Lombardia che ha stanziato un contributo aggiuntivo di oltre 2 milioni di euro per dare un nuovo impulso all’Accordo di programma.
"Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto dal tavolo congiunto, Regione Lombardia fa la sua parte con un ulteriore finanziamento dell’opera e tutti gli attori finalmente entrano in una fase realizzativa, dopo anni in cui il progetto ha vissuto per vari motivi (non riconducibili al Comune di Pieve Emanuele) momenti di stallo – spiega il sindaco Pierluigi Costanzo -. Aler inizierà la costruzione di 33 alloggi popolari nel primo trimestre 2025 e Redo ultimerà la costruzione dei 180 alloggi a fine 2025 o inizio 2026. Ritengo che questa nuova fase di rilancio, portata avanti con il contributo di Regione Lombardia e di Aler, sia un bel segnale per il nostro paese e faccia ben sperare per un futuro che veda il completamento di tutto il programma di recupero urbano di via delle Rose".