
Dopo gli anni Sessanta non c’era un paese, anche piccolo, che non aveva il suo negozio di elettricista. Un negozio solitamente a gestione famigliare dove, assieme al marito che, da artigiano, realizzava impianti elettrici, c’era la moglie che vendeva gli elettrodomestici, dalle lavatrici al televisore, sino agli oggetti più piccoli di uso quotidiano. Adesso sono stati soppiantati dalla grande distribuzione che riesce a offrire sconti e promozioni impossibili da sostenere per le imprese famigliari. Uno che ha resistito fino a quest’anno, ma che da gennaio abbasserà definitivamente la saracinesca, è quello che avevano avviato a Turbigo i coniugi Giuseppe Grassi e Maria Angela Bazzi, Peppino (94 anni) e Nini (88) per i turbighesi. "È facile dirlo oggi, ma dopo la guerra era tutto da ricostruire, negli anni Sessanta la gente aveva voglia di rifarsi una vita partendo con niente in mano - osserva Marco Grassi, il figlio -. Le persone investivano solo su loro stesse, erano salti nel buio senza l’informazione che oggi abbiamo, il fattore che la faceva da padrone era senza dubbio l’incoscienza, abbinata alla forza di volontà e al sacrificio di lunghe ore di lavoro". Ma ormai anche per il negozio di elettricista è l’ora di segnare il passo. "Oggi che dobbiamo riconoscere e fare i complimenti a chi è riuscito nell’intento di fondare un’attività commerciale che fino ad ora, 64 anni dopo, ha contrastato con forza, volontà ma anche fatica i colossi commerciali, basandosi sulla fiducia sulla sincerità e sul servizio che questo negozio ha saputo fornire negli anni" dice Marco, che proseguirà comunque nell’attività impiantistica". G.Ch.