GIAMBATTISTA ANASTASIO
Cronaca

Dopo i rilievi dell’Authority. Treni in ritardo, Lucente: disponibili a modificare il calcolo dei risarcimenti

L’assessore replica all’Autorità di Regolazione dei Trasporti e ai pendolari "Spero che a breve le corse in parte soppresse rientrino negli indennizzi".

"Siamo pronti a rivedere i criteri che regolano alcuni meccanismi che disciplinano la materia degli indennizzi ai viaggiatori, qualora fossero individuate anomalie o imperfezioni nel sistema attualmente applicato". Queste la dichiarazioni di Franco Lucente, assessore regionale ai Trasporti, in merito ai rilievi mossi dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) nei confronti di Trenord da luglio ad oggi. Nel dettaglio, l’ultima contestazione sollevata dall’Authority riguarda le corse che vengono soppresse solo in parte, solo parzialmente. Oggi queste corse non vengono incluse nel calcolo dell’indicatore della qualità del servizio offerto ai pendolari di questa o quella linea del trasporto ferroviario regionale, quindi, detto altrimenti, le corse parzialmente soppresse non concorrono al conteggio degli indennizzi da riconoscere ai pendolari lungo la linea per la quale hanno acquistato l’abbonamento annuale o mensile. L’altra contestazione risale allo scorso luglio. Allora l’ART aveva accolto il reclamo di un abbonato che aveva denunciato come l’indennizzo per i ritardi dovesse essere calcolato esclusivamente sulla base dei disservizi verificatisi lungo la linea sulla quale si viaggia abitualmente e non sulla base delle performance della totalità delle linee, come fa invece Trenord. Un reclamo relativo, in particolare, all’abbonamento IVOL (“Io viaggio ovunque in Lombardia“). In entrambi i casi gli accertamenti sono ancora in corso, quindi non si è approdati ad alcun esito. Ma relativamente alla seconda contestazione Trenord potrebbe dover pagare una sanzione dall’importo non trascurabile, anzi pari (nell’ipotesi peggiore) all’equivalente del 10% del fatturato dell’azienda regionale. Lunedì sono stati i comitati dei pendolari a farsi sentire diramando una nota nella quale esprimevano apprezzamento per gli accertamenti avviati dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti e chiedevano, in aggiunta, "a Regione Lombardia ed a Trenord di rifare i conti e, visto che il diritto al risarcimento dura un anno, di correggere tutte le tabelle sul riconoscimento degli indennizzi dei mesi passati". Non basta, però. Ulteriore richiesta avanzata dai rappresentanti dei viaggiatori è "porrà un freno alla pratica troppo frequentemente adottata di accorciare una corsa a causa del ritardo del treno". Stringata la replica inviata ieri dall’azienda: "Trenord accoglie i rilievi dell’ART e conferma la massima disponibilità all’interlocuzione, tuttora in corso, su entrambe le questioni sollevate".

In questo contesto, ecco ieri le parole dell’assessore regionale ai Trasporti: "Lo avevo già preannunciato – ha ricordato Lucente – in diversi interventi in Consiglio regionale e durante varie audizioni davanti alla Commissione Territorio, Infrastrutture e Mobilità. Da tempo Regione Lombardia, d’intesa con Trenord, ha instaurato un’interlocuzione particolarmente approfondita con l’Autorità di Regolazione dei Trasporti per analizzare alcune tematiche, tra cui quella relativa alle soppressioni parziali. In accordo con Trenord, e in attesa di un’indicazione precisa da parte dell’Autorità, auspico che a breve le soppressioni parziali possano essere contemplate nel calcolo dell’indennizzo ai titolari di abbonamento mensile o annuale, in quanto particolarmente penalizzanti per i viaggiatori. Un atto opportuno – conclude l’assessore regionale – a garanzia dei diritti dei viaggiatori che utilizzano un servizio che punta ad una sempre maggior efficienza".