BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Dopo la tromba d’aria Trecentomila euro solo per sistemare gli edifici pubblici

A Cernusco un Consiglio straordinario per poter liberare subito i fondi

di Barbara Calderola

Alberi abbattuti dal vento, strade allagate, tetti di capannoni e di case portati via dalle raffiche. Tragedie sfiorate e un conto salato anche a Cernusco per la tromba d’aria che a fine luglio ha terrorizzato la Martesana: 300mila euro, "solo per rimettere in sicurezza gli edifici pubblici", Consiglio straordinario di inizio agosto per liberare subito i fondi. "È il prezzo salato che paghiamo al cambiamento climatico", dicono in aula le forze politiche, mentre l’Est Milano trema di nuovo per il bollettino nero del week-end, tutti col fiato sospeso anche Melzo e Gorgonzola, altri epicentri dei nubifragi. Doppio valore sul Naviglio per la seduta "all’ultimo minuto ma con il numero legale necessario - dice il sindaco Ermanno Zacchetti - finita con l’approvazione delle spese all’unanimità: segni di un approccio istituzionale a quanto accaduto che fa bene alla città". La memoria torna alla bomba d’acqua e al tornado che hanno trasformato centro e periferie in "scenari inimmaginabili fino a poco tempo fa e oggi invece sempre più all’ordine del giorno". Bilancio pesante, ma mai quanto a Melzo con i suoi 2,3 milioni di danni al patrimonio pubblico fra Municipio e ospedale colpiti dal maltempo. Una lista lunga che non ha risparmiato piscina e Centro sportivo, dove i tetti sono volati via in pochi istanti. E pure a Gorgonzola si teme un remake della furia del meteo che ha colpito aziende e case, il vento ha devastato il viale del cimitero e interi quartieri. Tegole sono volate dappertutto. Gravi problemi anche alle scuole, per sistemare gli istituti superiori serviranno più di 2 milioni, ma non tutti i lavori potranno essere conclusi in tempo per la prima campanella di settembre. La situazione più grave al Majorana, a Melzo, dove la copertura è finita nel giardino dell’istituto, a 50 metri dall’ingresso. Allerta anche a Gessate e Pessano, dove la grandine ha seminato altra distruzione e diffuso la paura. Ora, tutti controllano le previsioni senza sosta. Un modo, forse il solo in questo momento, per prevenire il peggio.