
Alessandro Giuli ministro della Cultura ha detto di voler rispettare l’impegno preso dal suo predecessore
La conferma che il sindaco Giuseppe Sala attendeva da mesi è arrivata ieri con un tempismo che non pare casuale: nel giorno della Festa della Liberazione, il Ministero della Cultura fa infatti sapere di essere pronto a finanziare il Museo della Resistenza di Milano. Nel dettaglio, all’appello mancavano circa 6 milioni di euro necessari per provvedere all’allestimento del nuovo polo espositivo. E ieri il ministro Alessandro Giuli ha confermato lo stanziamento di 6.5 milioni di euro promesso già dal suo predecessore, Gennaro Sangiuliano.
"Il Ministero della Cultura mantiene la promessa dello stanziamento di 6.5 milioni di euro per la realizzazione del Museo Nazionale della Resistenza a Milano, medaglia d’oro al valor militare": questo si legge nella nota diramata ieri da Giuli, dopo che lo stesso ministro ha affrontato il tema in videoconferenza con il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. Come noto il nuovo Museo nascerà nel cuore della metropoli lombarda, nell’area compresa tra via Alessandro Volta e viale Montello. "L’annuncio avviene in una giornata particolarmente significativa – sottolinea non a caso lo stesso ministro –. È nostro dovere garantire che la memoria di quel periodo resti viva, accessibile e condivisa soprattutto per le nuove generazioni, come da impegno assunto dal mio predecessore".
Ora c’è da capire se anche Regione Lombardia si unirà all’operazione e la sosterrà. Nelle scorse settimane Sala aveva auspicato l’ingresso di Palazzo Lombardia tra i soci del nuovo spazio espositivo: "Il Museo – aveva sottolineato il sindaco – è nazionale e non sarà affidato al Comune di Milano ma ad istituzioni riconosciute che garantiranno il tenore scientifico del nuovo spazio. Spero ardentemente, dunque, che Regione Lombardia voglia essere tra i soci del Museo nazionale della Resistenza". Un auspicio immediatamente raccolto da Fontana che aveva però sottolineato la necessità dell’amministrazione regionale di ottenere una deroga da parte della Corte dei Conti: "Penso proprio di sì – aveva risposto il governatore in replica all’invito del sindaco –. Vedremo, tenuto conto dell’importanza del Museo, di chiedere una deroga. Gli unici vincoli che abbiamo sono della Corte dei Conti, che ci pone delle limitazioni a entrare in nuove fondazioni, associazioni e iniziative".
Un discorso, questo, che il primo cittadino e il presidente lombardo hanno poi approfondito in un vertice ad ampio raggio a Palazzo Lombardia. Sul tavolo, infatti, c’erano più questioni e non solo quella del nuovo museo. In attesa di capire se anche questo tassello andrà al suo posto, da Fratelli d’Italia sottolineano l’operato del loro ministro: "Bene il ministro Giuli sullo stanziamento per il Museo della Resistenza di Milano – dichiara Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura della Camera dei deputati –. Ero stato pochi mesi fa in città per ribadire, in un colloquio informale con l’assessore comunale Tommaso Sacchi (titolare della delega alla Cultura ndr), l’impegno della maggioranza a proseguire con coerenza sulla strada delineata. Trovo singolare che il collega De Maria (deputato del Partito Democratico ndr) abbia contestato l’emendamento parlamentare della maggioranza che aveva lo stesso obiettivo. Continuiamo a lavorare per una memoria comune e per una pacificazione nazionale, auspicata nello storico intervento del presidente Luciano Violante, in nome di una visione di sintesi culturale".