ANNA GIORGI
Cronaca

Dossier e accuse di violenza. Ricerche su La Russa junior. Chiesti i tabulati ai pm

Il giorno dopo la ’notte incriminata’ Pazzali fece fare analisi su Leonardo Apache. La ragazza (che lo denunciò un mese dopo) vuole ora gli atti dalla procura.

Leonardo Apache La Russa, 19 anni, è il figlio del presidente del Senato

Leonardo Apache La Russa, 19 anni, è il figlio del presidente del Senato

Il titolare della Equalize e presidente di Fondazione Fiera Milano (ora autosospeso) Enrico Pazzali chiese informazioni su Ignazio La Russa, presidente del Senato, seconda carica dello Stato e in particolare sulla sua famiglia proprio il giorno successivo alla presunta violenza sessuale che uno dei figli, Leonardo Apache, avrebbe commesso ai danni di una 22enne. La denuncia da parte della giovane sarà presentata un mese dopo quella notte. Il particolare che emerge dalle 4mila pagine della informativa dei carabinieri nella inchiesta sulle cyberspie, ha indotto l’avvocato Stefano Benvenuto, legale della 22enne, a presentare un’istanza in procura per chiedere di acquisire i tabulati del traffico telefonico di Pazzali.

Benvenuti, ritenendo che le possibilità di una semplice coincidenza tra fatto e ricerca siano molto basse, vuole capire se ci siano stati dei contatti tra Pazzali e La Russa in relazione a quelle ricerche effettuate sui sistemi che aveva in uso la Equalize. La richiesta di Pazzali agli hacker viene infatti intercettata alle 17.57 del 19 maggio 2023 e, si legge ancora nell’informativa, "proprio tra il 18 e il 19 maggio il figlio di La Russa passerà la notte con una ragazza che poi lo denuncerà per stupro". Un episodio, le indagini sono in corso, che il 19 maggio non era stato ancora denunciato dalla presunta vittima e solo tempo dopo uscirà sui media. Pazzali, tra le altre cose, come risulta dagli atti, ai suoi chiedeva anche, riferendosi al terzogenito del senatore: "Leonardo sull’intelligence non ha niente?". Non è chiaro se venga effettuata anche una successiva consultazione in Sdi, l’archivio del Viminale o soltanto da fonti aperte, quel che è certo è che la richiesta arriva direttamente da Pazzali.

Il procuratore aggiunto Letizia Mannella e la pm Rosaria Stagnaro, che indagano sul caso della presunta violenza sessuale, acquisiranno anche gli atti dell’inchiesta Equalize per verificare le eventuali connessioni. L’istanza del legale, allo stato, non è ancora arrivata al pm Francesco De Tommasi, titolare del fascicolo sui report realizzati con informazioni riservate prelevate dalle banche dati.

Per ora, però, il pm della Dda ha chiarito che non sono emersi dalle prime indagini legami diretti tra quella notte di presunti abusi e le ricerche. Ma il caso, ancora aperto, sarà appunto avocato dal quinto dipartimento.

Intanto, nell’inchiesta sulla presunta violenza, si sta attendendo il deposito di nuove analisi informatiche su alcuni telefoni soprattutto in relazione, come era scritto negli atti, ad una "accertata modifica o cancellazione di contenuti" video.

Analizzando le decine di verbali raccolti, gli inquirenti si sono resi conto, infatti, che le versioni di alcuni testi non avevano riscontri e da qui è scattata l’esigenza di riascoltarne due e poi di disporre nuove verifiche sui cellulari. Uno dei nodi centrali da sciogliere, per arrivare nelle prossime settimane alla definizione delle indagini, è stabilire se la ragazza fosse o meno in grado di esprimere un consenso, considerando che aveva bevuto, assunto tranquillanti, cannabis e cocaina.

E saranno decisivi sul punto gli esiti di un’ampia consulenza tossicologica e medico-legale.

Gli inquirenti dovranno pure verificare il presunto dolo dei due indagati, oltre a La Russa jr c’è anche il dj Tommaso Gilardoni che hanno sempre parlato di rapporti consenzienti.