ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Dottoressa rapinata a San Giuliano Milanese, l’appello: “Tolleranza zero, servono le telecamere negli ambulatori medici"

L’appello dopo la rapina ai danni di Beatrice Tagliavini e di una paziente. In due, pistola alla mano, hanno razziato cellulari, contanti e gioielli " Chiediamo maggiori tutele per i camici bianchi e i loro assistiti"

San Giuliano Milanese (Milano) –  «Servono le telecamere negli ambulatori medici. Contro la violenza deve esserci tolleranza zero". Questa la posizione di Aila, Associazione italiana per la lotta agli abusi, che chiede maggiori tutele per i camici bianchi e i loro assisiti. L’appello ad aumentare le misure di sicurezza fa seguito a quando accaduto nei giorni scorsi a San Giuliano, dove la dottoressa Beatrice Tagliavini, medico di base, e una sua paziente hanno subìto una rapina a mano armata mentre si trovavano in ambulatorio.

La dottoressa Beatrice Tagliavini che è stata vittima di una rapina a mano armata mentre si trovava con una paziente nel suo studio medico a San Giuliano Milanese
La dottoressa Beatrice Tagliavini che è stata vittima di una rapina a mano armata mentre si trovava con una paziente nel suo studio medico a San Giuliano Milanese

Due uomini con pistola le hanno aggredite e minacciate per alleggerirle di cellulari, contanti e gioielli. Col suo referente provinciale Nicholas Vaccaro, Aila "esprime la propria solidarietà alla dottoressa Tagliavini e alla paziente, augurando loro un pronto superamento del trauma subito". Si ribadisce al tempo stesso la "profonda preoccupazione per l’accaduto e la necessità di tutelare la sicurezza di medici e pazienti. Occorre intervenire con urgenza per garantire un ambiente sicuro negli ambulatori, dove medici e pazienti devono poter svolgere il proprio lavoro e ricevere le necessarie cure, senza il timore di aggressioni".

Aila propone "l’installazione di telecamere di sorveglianza negli studi medici come deterrente contro i malintenzionati e strumento utile alle indagini, in caso di reati. Le immagini registrate possono essere preziose per identificare i colpevoli e assicurarli alla giustizia, oltre a scoraggiare i potenziali aggressori. Invitiamo le istituzioni competenti ad adottare con urgenza misure concrete. L’associazione resta a disposizione delle autorità per promuovere azioni vòlte a garantire la sicurezza dei medici di famiglia e dei loro pazienti".