
Il rapper DrefGold
Milano, 12 novembre 2019 - "Fumo canne tutti i giorni, ma da solo, non le darei mai a qualcuno anche se me le chiedessero". È un passaggio dell'esame in aula a Milano del trapper milanese DrefGold, all'anagrafe Elia Specolizzi, arrestato il 23 agosto scorso perché nella sua casa la polizia ha trovato oltre 100 grammi di marijuana e hashish e 12mila euro in contanti. Davanti al giudice della nona sezione penale, il giovane ha raccontato che "in questi primi anni da quando sono diventato famoso guadagno dai 150mila euro ai 200mila euro all'anno".
Inoltre il 22enne, assistito dall'avvocato Niccolò Vecchioni, ha ricostruito le ore precedenti a quanto accaduto: ha riferito di avere suonato la sera prima al festival organizzato dall'emittente antagonista Radio Onda d'Urto a Brescia e a cui "hanno partecipato circa 5000 persone" e in cui ha suonato come artista principale della serata. E qui di avere ricevuto in regalo della marijuana: "Io sono un personaggio pubblico e la gente mi omaggia di sostanze stupefacenti". DrefGold ha spiegato di avere poi portato la droga a casa sua, di ritorno dalla serata: "L'ho appoggiata per terra, in camera mia. Non l'avrei mai condivisa con altri, anche se mi avessero chiesto della droga non gliela avrei data. È una cosa che non si chiede, non chiederei mai la droga a uno più famoso di me".