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Le bande del droga delivery al quartiere San Siro: come funzionava il maxi giro di spaccio scoperto dalla polizia

Milano, gli agenti hanno smantellato due organizzazioni criminali che si erano spartite le piazze della zona: 21 arresti

Milano – La droga veniva ordinata tramite il cellulare, come un normale delivery, e poi recapitata al cliente. Si chiama appunto Telefono Rosso l’operazione della polizia che ha portato all’arresto di 21 persone, tra le quali 3 donne, quasi tutte egiziane irregolari sul territorio italiano, appartenenti alle 2 bande che gestivano lo spaccio nel quartiere San Siro.

I luoghi dello spaccio

I luoghi dello spaccio individuati dagli agenti del commissariato Bonola sono piazza Selinunte, via Zamagna, via Tracia, via Cittadini, via Ricciarelli, piazza Monte Falterona, piazzale Lotto, piazzale Zavattari e piazzale Brescia. Era qui che gli spacciatori vendevano cocaina, hashish e pastiglie di ossicodone, farmaco oppioide.

I capi

L’operazione della polizia ha permesso di ricostruire le strutture e le modalità di funzionamento delle bande. Uno dei due gruppi era denominato Falterona, perché aveva la sua base proprio in piazza Monte Falterona (al centro del quadrilatero formato dai piazzali Segesta, Zavattari, Brescia e Selinunte) e aveva al vertice un 42enne egiziano. L’altra banda era invece comandata da un  25enne egiziano e la compagna italiana di 63 anni. All’interno  delle organizzazioni sono stati individuati ruoli ben precisi con capi, promotori e vicecapi che hanno finanziato, mantenuto e gestito il giro di spaccio.

L’organizzazione

Ciascuna organizzazione, secondo quanto ricostruito dagli agenti, era caratterizzata dalla presenza di vedette e “cavallini” pronti, con l’utilizzo di biciclette e monopattini, a consegnare la sostanza secondo le indicazioni dei clienti che la richiedevano a due utenze di altrettanti cellulari custoditi, in modo maniacale, da capi e promotori dei due gruppi criminali: in appena 45 giorni di attività tecnica eseguita dalla Polizia di Stato, su 5 schede intercettate, sono state registrate oltre 35mila conversazioni telefoniche tra clienti e indagati.