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Due furti in chiesa in pochi giorni. Rubati candelabri e monete

Don Angelo lancia l’allarme: "Credono di trovare denaro in quantità nelle cassette delle offerte, ma non è così..."

Ora sui colpi “sacrileghi“ indagano i carabinieri

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Chiese prese di mira dai ladri a caccia di soldi facili. Oltre al furto, si fanno i conti anche con i danni. L’ultimo raid è avvenuto nella notte tra domenica e lunedì alla chiesa di Sant’Antonio. I malviventi si sono impossessati di un candelabro e della cassetta delle offerte, vero obiettivo dei ladruncoli. "Il peso del candelabro deve averli convinti di un bottino sostanzioso anche nel box delle donazioni – spiega amareggiato don Angelo Lanzeni –. In realtà, è il candelabro che ha un valore notevole, mentre la cassetta con le poche monete era stata svuotate domenica sera". I ladri si sono introdotti in chiesa sfondando una porta che la collega alla scuola materna confinante. "Abbiamo sperato che lo abbandonassero li in zona, ma non è stato trovato", confessa don Angelo.

Analogo furto è avvenuto la scorsa settimana nella chiesetta all’interno dell’ospedale. "Quella chiesetta, fra l’altro, non è nemmeno omologata per la celebrazione della messa. Al momento è utilizzata solo per momenti di preghiera personale dei fedeli. Non capisco quali tesori possano aver mai pensato di trovare", commenta il sacerdote. Anche in questo caso, sono stati portati via un candelabro e la cassetta delle offerte. Forte la condanna e il richiamo da parte di don Angelo al rispetto dei luoghi in cui ci si raccoglie in preghiera. "Sono azioni di dissacrazione, ledono la devozione e vanno a toccare la sensibilità delle persone che si raccolgono in preghiera. Si va a infrangere quello che di più sacro c’è in ogni persona che si sente, quindi, violata da tutto questo. Un danno enorme, solo per portarsi via pochi soldini". Stefano Dati