Milano - In principio era il buio, con un -93% di turisti in Duomo nel primo semestre del 2021 rispetto al 2019. Fu un anno d’oro quel 2019, poi venne la pandemia. "E abbiamo fatto di necessità virtù", spiegano dalla Veneranda Fabbrica del Duomo riaccendendo la luce sul loro gioiello. Il piano c’è e parte anche dall’illuminazione del museo, dall’apertura di spazi prima inaccessibili ai visitatori e da tour serali. "L’ultimo mese di giugno abbiamo avuto dei miglioramenti rispetto all’apertura di maggio – fa il punto il direttore generale della Veneranda Fabbrica del Duomo, Fulvio Pravadelli –. Nell’ultimo weekend di giugno abbiamo avuto più di settemila persone in due giorni, quando avevamo iniziato queste persone le avevamo viste forse in due settimane. Certo i dati rispetto al 2019 sono diversissimi però cominciamo a vedere un po’ di luce e speriamo in una estate un po’ più positiva". "L’aria di ripresa c’è", conferma Fedele Confalonieri, presidente della Veneranda Fabbrica del Duomo, annunciando le novità chiamate a dare uno “scossone“: "Visite turistiche alla Cave di Candoglia, un’illuminazione nuova per il Museo e tour in 3D del Duomo con Gerry Scotti testimonial". Si parte dalla “sorgente“ della Cattedrale: Mergozzo (Verbano-Cusio-Ossola). Alle spalle il Monte Rosa, nel cuore della Cava Madre la sagoma del Duomo “al negativo“. Antichi edifici estrattivi spuntano tra la vegetazione che si è rimpossessata del luogo, mentre si continua a scavare per ricavare il prezioso marmo di Candoglia, necessario a sorreggere la “fabbrica infinita“. Viaggio approfondito da 150 minuti ogni sabato alle 15, visita al Museo Archeologico di Mergozzo e alla mostra permanente ospitata nell’Antica Latteria, tra gli antichi strumenti dei cavatori.
Si torna a Milano per accendere i riflettori su una perla ancora poco conosciuta: il Museo del Duomo. Durante la pandemia - per tredici mesi - l’ingegnere Pietro Palladino ha lavorato con la sua squadra per creare accenti di luce sulle espressioni delle statue, giocare di simmetrie, accompagnare lo sguardo dei turisti sui dettagli dei bozzetti. "Il percorso museale serve per far vivere le opere – spiega –. Il disegno della luce diventa una scienza importante, che non è solo illuminotecnica, ma studio della percezione fisiologica dell’occhio umano. Guida". Per celebrare la nuova illuminazione sono state studiate tre aperture serali, dall’8 luglio. Sempre nei mesi più bui si è sperimentata l’esperienza digitale "che non verrà abbandonata", sottolinea Pravadelli. Di qui l’intuizione del Duomo in 3D: visite virtuali, inserite sulla Milano Duomo Card (su duomomilano.it), con Gerry Scotti testimonial della bellezza della Cattedrale. "Un viaggio immersivo – sottolinea Francesco Spigaroli, di Living 3D – per preparare la visita in presenza, riviverla, rendere il Duomo accessibile h24 da tutto il mondo. Siamo stati impegnati con 1.200 scansioni ad alta risoluzione, abbiamo mappato 20mila metri quadri individuando ogni singolo oggetto". "Ecco il Duomo sotto una nuova luce – chiude monsignor Gianantonio Borgonovo, direttore dell’area Cultura della Fabbrica –. Abbiamo lavorato con l’operosità del bruco che diventa farfalla. Abbiamo messo in comune i risultati per il nostro museo. “E Dio disse: ’Sia luce’“. La prima parola creatrice". Il rilancio del Duomo - e di Milano - ricomincia da qui.