E all’Humanitas si studia un vaccino anti-metastasi

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Un vaccino contro la metastasi per melanomi e sarcomi resistenti a immunoterapia e chemioterapia. Il programma "5 per mille" di Fondazione Airc coordinato dalla professoressa Maria Rescigno dell’Humanitas University di Rozzano ci sta lavorando col suo team.

"Questo progetto ha come obiettivo lo sviluppo di un vaccino anti-tumorale da utilizzare in combinazione con l’immunoterapia per aumentarne l’efficacia. Il vaccino è unico per tutti i pazienti affetti dallo stesso tipo di tumore e, in particolare, noi ci focalizzeremo sul melanoma metastatico e sul sarcoma", spiega la professoressa Rescigno, group leader dell’unità di Immunologia delle mucose e Microbiota all’Humanitas Research Hospital, oltre che ordinario di Patologia generale all’Humanitas University. Fra i suoi ambiti di ricerca l’identificazione dei ceppi batterici coinvolti sia nella protezione che nello sviluppo dei tumori soprattutto dell’intestino: "Attraverso lo studio del cancro a livello molecolare, lo scopo finale è realizzare vaccini specifici per diversi tipi di tumore che non rispondono alle terapie tradizionali". Un traguardo ambizioso ma a supportarla c’è "un team eccezionale". Forse non tutti sono a conoscenza che non esistono solo i vaccini che prevengono malattie come quelli contro il Covid.

"In oncologia i vaccini sono di tipo terapeutico. Solitamente il vaccino viene somministrato per prevenire l’infezione, mentre nel caso della vaccinazione antitumorale, la malattia è già presente. Lo scopo delle ricerche in quest’ambito è riuscire a stimolare le cellule del sistema immunitario del paziente perché attacchino il tumore. Sono studi che richiedono anni di ricerca e le ricadute possono riguardare anche altri campi: di recente si è verificato con la tecnologia a Rna messaggero, sviluppata originariamente dai ricercatori BioNTech in ambito oncologico e poi adoperata nelle vaccinazioni anti-Covid".