ST.CON.
Cronaca

È morto Manlio Armellini, anima del Salone del Mobile

Vulcanico e visionario, se ne è andato all’età di 83 anni nella sua amata Milano

Mario Armellini

"Con Manlio perdiamo un amico che con la sua tenacia e competenza ha permesso al Salone del Mobile di raggiungere i successi che tutto il mondo ci riconosce".

A dirlo è Claudio Luti, presidente del Salone del Mobile.Milano, in ricordo di Manlio Armellini, morto a Milano all’età di 83 anni, “ l’anima“ del Salone che fece decollare definitivamente nel 1965 (presente sin dalla prima edizione del 1961) nella veste di segretario generale e successivamente amministratore delegato di Cosmit. Aveva iniziato la sua carriera in Federlegno, organismo di categoria di Confindustria, via via ricevendo premi e attestazioni, compreso quella di Cavaliere di Gran Croce all’Ordine e al Merito della Repubblica Italiana. Un infaticabile lavoratore, un vulcano di idee ma anche un "visionario" per i tempi che erano.

Fu lui, infatti, ricordano alcuni dei suoi più stretti collaboratori e lo stesso Luti, a puntare non solo sul design ma anche sui progetti culturali che hanno contaminato la città di Milano. "Ha voluto e creduto nel progetto SaloneSatellite - riprende a dire Luti - ha colto i tanti cambiamenti nel tempo rispondendo sempre con soluzioni e innovazioni salvaguardando e rafforzando il marchio Salone che è stata anche la sua casa e la sua vita affiancato dalla moglie Armida".A lui, nel 1965, si deve quindi l’avvio di oltre 40 iniziative culturali collaterali alle rassegne fieristiche. In quel momento il Salone del Mobile esce da un ambito, pur prestigioso, strettamente fieristico e si proietta lungo una precisa direttrice: il mondo della cultura artistica e del progetto. Un’attività perfino premiata nell’aprile del 1987 col Compasso d’Oro dell’ADI (Associazione Disegno Industriale) con la motivazione “per la promozione del design italiano”.

Una strada segnata che i successori hanno continuato a seguire, sicuri dell’intuizione di legare il Salone del Mobile, divenuta la più importante manifestazione del settore a livello globale, fortemente alla città.

Un amore ricambiato, i milanesi hanno sempre risposto con entusiasmo a tutte le proposte, affollando, insieme ad un pubblico internazionale, gli spendidi stand allestiti con il meglio del made in Italy. Un rapporto interrotto dal virus ma che pandemia permettendo dovrebbe riprendere dal 13 al 18 aprile 2021. Per festeggiare i 60 anni della manifestazione. "Continuare nella direzione da lui indicata - promette Luti - sarà la nostra migliore dedica a un uomo straordinario che mancherà a tutti noi. Ciao Manlio".