Milano – Il più giovane ha 25 anni, il più “grande“ ne ha 37: c’è chi come Giole Asquini, 34 anni, si è laureato in Informatica prima di scoprire la vocazione e chi, come Marco Garrini, 26 anni, ha lavorato con lo chef Davide Oldani: la svolta dopo l’incontro con una suora di clausura, poi l’esperienza come educatore in oratorio e tante domande che lo hanno portato a coltivare la fede, "senza paura". Sono 17 i nuovi sacerdoti della diocesi di Milano che saranno ordinati in Duomo domani. Tra loro c’è pure chi ha scoperto la fede leggendo la Divina Commedia e oggi porta un’immagine simbolica del Purgatorio sul braccio. Alle spalle differenti studi, dal liceo classico all’Informatica, fino alla facoltà di Medicina: sette sono laureati, alcuni di loro sono entrati in seminario subito dopo le scuole superiori, altri lavoravano già o avevano intrapreso esperienze in missione. C’è un filo rosso che lega le loro storie: l’oratorio, frequentato sin da piccoli ma anche come educatori. Sarà l’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, a ordinarli sacerdoti domattina, chiudendo un percorso cominciato con gli studi al Seminario di Venegono e affidando loro un nuovo cammino.
Cinque nuovi sacerdoti provengono dalla zona di Rho, quattro da Varese, tre da Milano e Monza, uno da Melegnano. Tra loro c’è anche Erick Torres Torres, che è nato 32 anni fa nella terra dei laghi e dei vulcani, il Nicaragua, e ha compiuto l’ultima tappa del suo percorso formativo a Venegono dopo avere studiato Amministrazione aziendale. "Nella grande maggioranza dei casi la scintilla per la vocazione è scaturita dall’incontro con una persona precisa – racconta don Luca Andreini, padre spirituale del quadriennio del seminario –: la vita di un prete, una domanda provocatoria o la condivisione di una esperienza profonda. L’intuizione della propria vocazione appare sempre come una domanda che si apre, come un dubbio che si insinua nel proprio presente, come una vita che suscita fascino e desiderio". Insieme ai nuovi sacerdoti diocesani riceveranno il sacramento dell’Ordine presbiterale due Frati minori Cappuccini, un religioso appartenente alla Congregazione delle scuole di carità–Istituto Cavanis e un giovane italiano della Diocesi di Huari (Perù) appartenente all’Operazione Mato Grosso. Alla celebrazione parteciperanno, oltre ai familiari dei futuri sacerdoti, gli amici e i fedeli delle parrocchie di origine e di quelle in cui i seminaristi hanno svolto le prime esperienze pastorali, che li festeggeranno, come vuole la tradizione, in piazza Duomo, sollevandoli verso il cielo. Le parrocchie di destinazione saranno svelate il 20 giugno, alle 11.45, nella Cappella feriale del Duomo.