MARIA RITA
Cronaca

Ecco i libri da regalare

Parsi Cara - così scrive Anna P. di Treviso - mi consigli quale dei tuoi libri mettere sotto l’albero o...

Parsi Cara - così scrive Anna P. di Treviso - mi consigli quale dei tuoi libri mettere sotto l’albero o...

Parsi Cara - così scrive Anna P. di Treviso - mi consigli quale dei tuoi libri mettere sotto l’albero o...

Parsi Cara - così scrive Anna P. di Treviso - mi consigli quale dei tuoi libri mettere sotto l’albero o regalare? Ringrazio Anna ma credo che il Natale sia un’occasione nella quale interessarsi degli altri, del loro valore. Segnalerò, per rispetto e plauso, libri di colleghi. Inizio dal maestro Vittorino Andreoli. Nel suo splendido “Lettera ad un vecchio da parte di un vecchio“ (Solferino, 2023) in una frase ha condensato quel che ho tentato di dire in “Noi siamo bellissimi-Elogio alla vecchiaia adolescente“ (Mondadori, 2024). "La vecchiaia è uno straordinario capitolo della vita di un uomo e di una donna". C’è poi il libro del collega Paolo Oreste Costi, con il quale ho condiviso l’esperienza di essere, fino alla sua morte, allieva, assistente, collaboratrice, figlia, della professoressa Francesca Morino Abbele. Costi ha scritto un libro per genitori ed educatori: “Da zero a tre anni-sviluppare ottimismo e libertà“ (Agorà, 2024) con osservazioni su emozioni, stato di benessere, felicità nei bimbi di 32-36 mesi. "L’origine di ogni felicità e, dunque, la felicità - spiega Costi - è l’aspetto soggettivo più importante e significativo della qualità della vita". Nel senso della ricerca della felicità, per ragioni diverse, vanno letti “Se mi lasci rinasco” di Angela Todaro (Sperling, ’24) che considera la “crisi” nel senso greco della parola cioè “opportunità” che il dolore offre a chi subisce abbandono o sceglie di sottrarsi “all’ombra di relazioni tossiche”. Ottimo “La compassione salverà il mondo” (Petragon, ’24) di Maria Felice Pacitto nel quale si aspira ad una salvezza delle nuove generazioni attraverso la compassione e la mindfulness nella cura e/o nella cura scientifico umanistica di cui gli esseri umani necessitano. Perché "la scienza senza la coscienza è la rovina dell’anima" come sostenne Rabelais. Anima e coscienza che bisogna salvare con “La filosofia della Comunicazione” come suggerisce Carmine d’Urso. Perché "non si può non comunicare". “L’invidia del Pene” (Frascati & Serrafalco, ’24) di Marta Roncacci, sul perdurare nelle donne e, non solo!, del desiderio di nascere maschi perché ritenuti “forti e dominanti” e Gian Ettore Gassani in “La strage delle innocenti” (Diarkos, ’24) propone un kit di sopravvivenza per vittime di violenza di genere. Una sintesi di questi argomenti nell’appassionante romanzo “di formazione” di Chiara Baldi “L’erede della felicità”. È così avvincente che aspetto il seguito, certa che, come scrive Rainer Maria Rilke, “Lascia fare la vita. Mi creda : la vita ha ragione, in ogni caso!”.