MARIA RITA PARSI
Cronaca

Ecco il mio uovo di Pasqua per gli scrittori

Parsi Nell’uovo di Pasqua di quest’anno vorrei far trovare ad alcuni scrittori e scienziati che mi hanno inviato i loro libri,...

Parsi Nell’uovo di Pasqua di quest’anno vorrei far trovare ad alcuni scrittori e scienziati che mi hanno inviato i loro libri,...

Parsi Nell’uovo di Pasqua di quest’anno vorrei far trovare ad alcuni scrittori e scienziati che mi hanno inviato i loro libri,...

Parsi

Nell’uovo di Pasqua di quest’anno vorrei far trovare ad alcuni scrittori e scienziati che mi hanno inviato i loro libri, una riflessione- spero stimolante! - su quel che hanno scritto. Per iniziare questo lavoro di segnalazione che mi impegno a continuare nel tempo, in questo spazio, vorrei suggerire la lettura di “Pedagogia del confine” di Fernando Battista (Edizioni Junior) laddove l’apporto scientifico e, ancor più, un metodo d’intervento socioeducativo in contesti sociali nei quali le differenze - economiche e culturali - diventano, assai spesso, motivo di emarginazione. E, di seguito, vorrei segnalare per combattere una solitudine ed un’emarginazione che possono determinarsi a motivo di un uso non virtuoso del mondo virtuale, il libro di Andrea Granelli ”Tra me e Tech” ( Economy Group). Per insegnare, anzitutto agli adulti, ad "usare il digitale senza dargli troppa confidenza". E per combattere, poi, attivamente la nascente ma già radicata "società degli spiati e degli spioni". Laddove il mondo virtuale, se malusato, trasforma una formidabile risorsa in un ulteriore, manipolativo potere a servizio di malviventi, sfruttatori, prepotenti e anche di governanti autoritari, disfunzionali, corrotti. Nella stessa direzione si muove, da diversi anni, l’opera di Alessandro Cecchi Paone che all’educazione all’uso virtuoso e competente del mondo digitale ha destinato la collana “Educazione Digitale” della Casa Editrice Lupetti. E che, in questi giorni, con l’editore Armando De Nigris, ha pubblicato un’intervista immaginaria con “Raimondo di Sangro di Sansevero”. Un’intervista sull’immortalità a quel Fra’ Diavolo collegabile sia alla Bellezza che vince la Morte, sia “all’Altro Mondo Web” che proprio il virtuale ha creato per sconfiggere la morte e proporre l’unica, invincibile immortalità umana. Laddove è il nostro Avatar che non muore mai ma dove anche ogni nostra opinione può trovare spazio senza il rispetto delle regole. “Educare al virtuale” è, pertanto, il dono che vorrei tutti trovassero nell’uovo di Pasqua. Perché “la cultura è tutto, la cultura è per sempre”. O no?