di Roberta Rampini
"È stata una bellissima coincidenza quella che mi ha portato a Villa Arconati. Vivo a Milano ma non la conoscevo, ne avevo sentito parlare per il festival musicale. Già al primo sopralluogo mi sono innamorata di quella dimora che, come tutte le dimore, ha un’anima". Così la scrittrice Marta Leandri Mandelli spiega le ragioni che l’hanno spinta ad ambientare nelle sale e nel giardino di Villa Arconati di Castellazzo di Bollate il suo ultimo romanzo, "Alla 13a Ora". Si apre così un nuovo capitolo nella storia della piccola Versailles, situata a pochi chilometri da Milano, da anni interessata da un progetto di recupero e riconversione culturale che l’ha riportata allo splendore del secolo scorso. "Nel libro la villa è molto più che una semplice cornice in cui i personaggi si muovono, è essa stessa protagonista – spiega la Fondazione Augusto Rancilio –. I personaggi guidano il lettore attraverso i meravigliosi ambienti del palazzo e del giardino. Una storia che parla dell’identità più profonda di ognuno, dove l’essere e l’apparire sono due facce di uno specchio dal quale non si può scappare". Il libro sarà presentato domenica 26 alle 11 dall’autrice, che racconterà la genesi del romanzo e il suo personale rapporto con la villa. L’incontro si svolgerà nella sala museo e sarà a ingresso libero fino a esaurimento posti. È consigliata la prenotazione. Alle 13.30 Marta Leandra Mandelli insieme a una guida Far accompagnerà i visitatori in un’esclusiva passeggiata alla scoperta degli ambienti in cui è ambientato il romanzo. "L’ora è quella citata nel romanzo, in cui scocca l’equinozio d’autunno di un anno bisestile e coincide con un eclissi di sole, un evento eccezionale che cambierà la vita dei protagonisti". Anche per questa iniziativa i posti sono limitati e la prenotazione obbligatoria sul sito internet. Il romanzo fa parte del progetto “Luoghi d’autore“ in cui la promozione letteraria porta il lettore a scoprire gioielli italiani. Un altro modo dunque per conoscere segreti, aneddoti e ambienti della “piccola Versailles”.