Milano – Ecosistemi urbani da ripristinare ed estendere, con aree verdi e alberi: un impegno per 603 Comuni, il 40% del totale lombardo. A dirlo è una delle carte dell’Atlante dei dati ambientali 2024, elaborato dall’Ispra per supportare il percorso del Governo nell’attuazione di quanto previsto dal recente regolamento europeo sul ripristino della natura (Nature Restoration Law). Entrato in vigore il 18 agosto, il regolamento prevede che tutti gli Stati dell’Ue debbano assicurare il ripristino di almeno il 20% delle aree degradate terrestri e marine, ed entro il 2050 di tutti gli ecosistemi degradati.
“Inoltre il regolamento – spiega Michele Munafò, ingegnere ambientale di Ispra, tra i curatori dell’Atlante – richiede che non ci sia nessuna perdita netta di spazi verdi e di copertura arborea nelle aree urbane fino al 2030 nonché un costante aumento della loro superficie totale a partire dal 2031”. Le mappe individuano per la prima volta tutti gli ecosistemi urbani per cui i Comuni dovranno assicurare il mantenimento dell’estensione complessiva a partire dal 2024 e l’incremento con azioni di ripristino, dal 2031, delle aree verdi e degli alberi.
Tra i Comuni lombardi, se consideriamo le aree urbane dei capoluoghi, quello con la maggiore percentuale di superficie vegetata è Como (53,54%) seguito da Bergamo (52,01%) e Varese (47,79). Fanalini di coda Cremona (30%), Milano (31,79) e Brescia (35,72). Per quanto riguarda la copertura arborea, la percentuale maggiore è sempre a Como (34%), mentre gli altri capoluoghi non superano il 30: Varese è al 28%; Bergamo al 21, Brescia al 10,5, Lecco al 19,2, Sondrio al 10,57. Tra i Comuni più virtuosi per copertura arborea in area urbana ci sono Peglio (provincia di Como, 99,29%), seguito da Dorio (provincia di Lecco, 93,11%) e Rota d’Imagna (Bergamo, 79,92%). Se consideriamo il 30% come percentuale ottimale di copertura arborea in area urbana, si capisce quanto lavoro ci sia ancora da fare: sono infatti 527 i Comuni sotto questa percentuale, con la concentrazione maggiore tra Bergamo (109), Milano (106) e Brescia (64). Ma ci sono anche 7 Comuni che hanno meno dell’1% di area urbana con alberi (Caravaggio nella Bergamasca, Castrezzato, Comezzano-Cizzago, Mairano, Trenzano nel Bresciano, Bagnolo Cremasco e Cremosano nel Cremonese).
I dati dell’Atlante evidenziano anche come la Lombardia sia tra le regioni con maggiore frammentazione del territorio, processo che genera una progressiva riduzione della superficie degli ambienti naturali e seminaturali e un aumento del loro isolamento, per effetto di espansione urbana e sviluppo della rete infrastrutturale. In Lombardia risulta molto frammentato più di un terzo del territorio: una criticità che andrà affrontata, perché limitare la frammentazione del territorio e del paesaggio rientra tra gli obblighi introdotti dalla Nature Restoration Law.