
Nel Comune dove l’incubo Superbonus ha coinvolto il maggior numero di inquilini - oltre mille famiglie - la svolta...
Nel Comune dove l’incubo Superbonus ha coinvolto il maggior numero di inquilini - oltre mille famiglie - la svolta impressa a gennaio con il cambio della ditta appaltatrice sembra far intravedere la fine del tunnel. Dopo l’accordo siglato dalle 900 famiglie dei tre palazzoni di via Pini 4, 6 e 7, e il precedente cambio di ditta per il condominio di via Roma, i lavori sono ripresi. Proprio a Pieve, dove si è sfiorata una rivolta sociale, il consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno che ha unito tutte le forze politiche. Il documento sarà ora sottoposto alla Regione e chiede una proroga per permettere ai cittadini di completare i lavori ed evitare il rischio di una vera e propria bomba sociale, legata alla riduzione del Superbonus 110%.
"Il Superbonus terminerà il 31 dicembre 2025. Per questo motivo, abbiamo approvato all’unanimità in consiglio una mozione con cui chiediamo al Governo una proroga per quei cantieri che si trovano in uno stato avanzato ma che hanno vissuto una storia travagliata. In caso contrario, le ripercussioni per i cittadini potrebbero essere molto gravi", spiegano dal Comune. Sulla questione interviene anche Costanzo: "Il Superbonus è stata una straordinaria opportunità, ma per i cittadini del mio paese si è trasformata in un calvario. Da tre anni, più di mille famiglie sono coinvolte in problemi legati ai cantieri, con rallentamenti e fermi totali dovuti a contrasti tra amministratori condominiali e ditte appaltatrici. Come amministrazione comunale non potevamo restare inermi". "Abbiamo avviato rapporti informali con gli amministratori di condominio, è stato necessario coinvolgere il prefetto di Milano, perché si erano verificati problemi legati alla chiusura delle autorimesse, con circa 1.500 auto parcheggiate all’esterno,", conclude Costanzo. Mas.Sag.