Joussef, morto a 18 anni in un incendio a San Vittore: era intrappolato in bagno dal suo letto in fiamme

La causa del decesso è stata l’inalazione del fumo ma la porta era bloccata dalla rete incandescente della branda che lui e il suo compagno avrebbero incendiato

Joussef Moktar Loka Barsom, quando era ancora in una comunità del Pavese

Joussef Moktar Loka Barsom, quando era ancora in una comunità del Pavese

Milano, 20 settembre 2024 - Morto soffocato dal fumo dell’incendio della branda che lui stesso avrebbe dato alle fiamme e soprattutto senza via di fuga. Il diciottenne Youssef Mokhtar Loka Barsom sarebbe rimasto intrappolato nel bagno della cella per la presenza della branda che gli ha impedito di uscire dalla porte.

È quanto emerge dalle indagini della procura di Milano che indaga sulla morte avvenuta la notte del 6 settembre del giovane egiziano, che si trovava in custodia cautelare a San Vittore dal 14 luglio dopo l'arresto per rapina.

L'autopsia ha accertato che la causa del decesso è stata l'inalazione del fumo. Barsom con l'aiuto del compagno di cella, indagato per omicidio colpo, avrebbe portato il letto nel bagno e gli avrebbe dato fuoco con un accendino. Non si esclude neanche l'uso di un accelerante. La rete avrebbe ostruito l'ingresso del bagno e una volta divenuta incandescente non avrebbe consentito a Barsom di spostarla e scappare.