MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Emergenza profughi, il prefetto: "Controlli doverosi"

Dopo un incontro con il governatore Roberto Maroni, Marangoni ha sottolineato: "A Milano sono in atto da tempo, li facevamo anche prima dell’osservazione del Copasir"

Profughi in via Sammartini (Newpress)

Milano, 18 agosto 2016 - "I controlli a Milano sono in atto da tempo, li facevamo anche prima dell’osservazione del Copasir". Lo ha spiegato ieri il prefetto di Milano Alessandro Marangoni, che a Varese ha incontrato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, mettendo i puntini sulle “i” in merito ai controlli a campione sui profughi in città.

E se è vero che l’intensificazione delle misure segue il recentissimo allarme lanciato dal Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, secondo cui "cresce oggettivamente il rischio che dei militanti (dell’Isis, ndr) possano fuggire in Europa anche via mare", è altrettanto vero che «i controlli sono in atto da tempo. Sono doverosi, le forze di polizia li stanno facendo con molta attenzione proprio per la valutazione delle persone presenti in città e di quelle che giungono a Milano", ha sottolineato il prefetto. L’incremento di controlli sarebbe quindi proporzionale all’aumento di presenze in città, in particolare di migranti “transitanti”, cioè non inviati direttamente dal Viminale. Rispetto ai primi mesi del 2016, tanti si fermano qui e decidono di presentare in Italia la richiesta di asilo a causa della chiusura delle frontiere, più a Nord. Dieci giorni fa, all’hub di smistamento di via Sammartini gestito dalla Fondazione Progetto Arca onlus c’era stato un pienone: 427 arrivi.

Ora la situazione è stabile, ogni giorno arrivano meno di 150 persone che poi vengono inviate nei centri di accoglienza cittadini. E l’obiettivo dei controlli a campione è tenere il polso della situazione, sapere chi si trova sul nostro territorio, verificare se qualcuno non è stato identificato al momento dello sbarco, conoscere i singoli casi. Basta una passeggiata sul piazzale della stazione Centrale per notare bivacchi perenni. Ed è proprio in questa zona, così come a ridosso dell’hub di via Sammartini, che negli ultimi due giorni polizia, carabinieri, Guardia di finanza e polizia locale hanno incrementato le verifiche a campione, procedendo con identificazione e fotosegnalamento.

Cittadini raccontano di aver visto controlli in atto accanto alla fermata del bus 87 in viale Rimembranze di Greco, a pochi passi dall’hub, sulla strada in salita che sovrasta il Naviglio Martesana e collega via Sammartini al quartiere Greco. "In certi casi, dei migranti sono stati portati via in malo modo, perché, spaventati, si erano rifiutati di seguire subito gli agenti". Nella zona, la gente incrociata per strada approva i controlli, "sono necessari per conoscere chi stiamo accogliendo. Un bene che ci siano misure in più, anti terrorismo. Noi siamo preoccupati perché usciamo di casa e troviamo persone sdraiate a terra o sedute a tutte le ore", sottolinea una donna che abita nel quartiere.