Milano – "La gravità delle condotte tenute da Emiliano Rudolf Giambelli consente di formulare un giudizio di pericolosità grave, attuale e concreto che impone l'emissione di idoneo provvedimento di prevenzione volto a prevenire l'ordine, la sicurezza e l'incolumità pubblica anche nell'ambito di manifestazioni sportive".
È il passaggio-chiave che fa da architrave al Daspo di tre anni che il 23 dicembre 2024 il questore Bruno Megale ha comminato all'artista trentacinquenne Emis Killa, che le indagini della Squadra mobile sulla Curva Sud hanno collocato nel "cerchio magico" dell'ex capo ultrà Luca Lucci, arrestato il 29 settembre con gli altri leader del tifo organizzato di fede rossonera e poi raggiunto da altre misure di custodia cautelare per narcotraffico e per il tentato omicidio di Enzo Anghinelli. Il rapper, in seguito al provvedimento emesso, ha deciso che non parteciperà al festival di Sanremo.
L'indagine "Doppia Curva"
Non a caso, Giambelli, "all'esito di una rivalutazione degli elementi investigativi acquisiti nel corso delle indagini preliminari", è stato anche iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di aver preso parte alla presunta associazione a delinquere di cui avrebbe fatto parte il "Toro", il fratello Francesco, Alessandro Sticco, Luciano Romano, Islam Hagag alias "Alex Cologno", Riccardo Bonissi, Fabiano Capuzzo e Christian Rosiello (ex bodyguard di Fedez). Un coinvolgimento diretto che ha spinto Emis Killa a rinunciare alla sua apparizione sul palco dell'Ariston tra meno di due settimane: "Dopo 15 anni di carriera, ero felice di affrontare il mio primo Sanremo. Ringrazio Carlo Conti per avermi voluto, ma preferisco fare un passo indietro e non partecipare", ha fatto sapere via social.
Dal Meazza a Milanello
Il divieto di 36 mesi non riguarda solo l'area attorno allo stadio Meazza nei giorni delle partite, ma anche le stazioni ferroviarie, metropolitane e dei mezzi di superficie nel territorio del Comune di Milano, "utilizzate dai tifosi per raggiungere" San Siro, nonché "negli esercizi pubblici presenti nei pressi dell'impianto sportivo, compresi nel raggio di un chilometro dal medesimo ove si ritrovino abitualmente i tifosi". Non basta. Il Daspo riguarda pure "il centro sportivo nel quale la squadra Ac Milan si allena", vale a dire Milanello, "nel raggio di 500 metri dal perimetro esterno dello stesso, nonché ad ogni altro centro o impianto, per la medesima distanza, ove la squadra si raduni per svolgere gli allenamenti, la preparazione pre-campionato, eventuali ritiri o per disputare gare in trasferta, compresi i luoghi ove la squadra dimori o prenda alloggio".
Le tappe
Stando a quanto emerge, il 29 novembre 2024, gli investigatori della Mobile, che hanno condotto l'indagine sulle curve sotto il coordinamento dei pm della Dda Sara Ombra e Paolo Storari, hanno depositato un'informativa in cui è sottolineato anche il ruolo di Giambelli, già emerso negli atti che a fine settembre avevano portato alla retata che ha decapitato i vertici ultrà di Inter e Milan. Il 6 dicembre, i carabinieri della stazione di Bernareggio, il Comune in cui risiede il trentacinquenne di Vimercate, hanno notificato al diretto interessato la comunicazione di avvio del procedimento amministrativo che poi ha portato all'emissione del Daspo da parte della Divisione Anticrimine della Questura. Dieci giorni dopo, il suo legale Jacopo Cappetta ha presentato alcune memorie difensive.
Le indagini
Per via Fatebenefratelli, "è pacifica la presenza" di Emis Killa "in alcune delle occasioni che hanno visto coinvolti gli esponenti della Curva Sud destinatari dell'ordinanza". In particolare, gli accertamenti investigativi, fondati sulle immagini delle telecamere, avevano già collocato Giambelli al Gate 14 di San Siro l'11 aprile 2024: quella sera, in occasione della gara d'andata dei quarti di finale di Europa League Milan-Roma, alcuni ultrà avevano tentato di entrare allo stadio con il metodo della "doppietta" ai tornelli (un solo biglietto per due ingressi). L'intervento dello steward per fermare il comportamento illecito aveva fatto scattare la reazione di alcuni leader della Sud (tra cui Lucci jr, Hagag, Rosiello e Capuzzo), con Giambelli a pochi metri e pienamente inserito nel gruppo. Perquisito presso terzi (quindi da non indagato) nel giorno del blitz di fine settembre, al trentacinquenne erano sequestrati dai poliziotti di Mobile e Sisco sette coltelli, tre tirapugni, uno sfollagente telescopico e un taser.