LUCA TAVECCHIO
Cronaca

Il fotografo Andrea Cherchi e il piccolo Enea: “Io adottato e felice, ecco perché Ezio Greggio si sbaglia”

L’ideatore di Semplicemente Milano torna sulle polemiche innescate dalle parole del conduttore tv sulla “mamma vera” del bimbo lasciato alla Culla per la Vita della Mangiagalli

Andrea Cherchi, 54 anni

Milano – “Sicuramente da parte di Ezio Greggio non c’era la volontà di ferire i genitori adottivi, anzi il suo appello è nato da un intento positivo, però purtroppo quelle parole sono nate male, sono andate a toccare un argomento delicato e doloroso, la battaglia che i genitori adottivi combattono ogni giorno per superare quella sorta di complesso d’inferiorità verso i genitori biologici che li accompagna per tutta la vita”.

Andrea Cherchi, noto fotografo e giornalista milanese, ideatore di Semplicemente Milano, progetto di racconto della città attraverso i libri e i social che conta 160mila follower su Facebook, è tornato sulle polemiche che hanno investito Ezio Greggio dopo il suo appello “a ripensarci” rivolto alla mamma biologica – definita “vera” – del piccolo Enea, lasciato dalla madre alla Culla per la Vita della Mangiagalli.  

Tra i temi cari a Cherchi, oltre a Milano, c’è infatti anche l’adozione, essendo lui stesso figlio adottivo. “Nel mio piccolo – spiega –  sfruttando la mia popolarità sui social, cerco quando posso di rassicurare i genitori adottivi. In tanti infatti mi scrivono dei loro dubbi, dei loro spesso faticosi percorsi con i figli. Provo a fargli capire che in realtà loro sono dei supergenitori, che crescono i figli affrontando anche lo ‘spettro’ dei genitori biologici”.

“Forse io sono stato particolarmente fortunato – continua Cherchi –  ma mia mamma e mio papà sono e saranno sempre i miei veri genitori. Anzi, per dimostrarlo hanno spesso strafatto, in senso buono, sono andati oltre, con sacrificio e amore, uno sforzo che tanti genitori adottivi conoscono bene. Se sono qui a raccontare la mia esperienza il merito è dei miei genitori. Mia mamma biologica scegliendo con coraggio di mettermi al mondo mi ha salvato la vita, ma loro mi hanno donato l’esistenza che ho”.

“Le parole di Ezio Greggio – dice ancora il fotografo – sono andate a colpire i sentimenti di tutti i genitori adottivi, che vivono sulla propria pelle i dubbi e le difficoltà di un rapporto coi figli che non ha basi biologiche. Sono parole che mi hanno riportato indietro nel tempo. Io sono stato adottato negli anni ’60, quando i pregiudizi erano ancora forti. Ecco, sentire parlare di genitori “veri” e “non veri” mi ha riportato a quel periodo”.

Cherchi infine rivolge un pensiero e un abbraccio ideale anche alla mamma del piccolo Enea, che ha affrontato “una scelta così difficile che, magari, proprio com’è successo alla mia madre biologica non è stata dettata da problemi economici”.