di Barbara Calderola
"Ci sono giovani laureati con contratti di tre mesi. Un vero scandalo". È per uscire da situazioni come questa che Pioltello, Segrate, Vimodrone e Rodano hanno messo in cantiere “Cittadinanza al lavoro”, un progetto pilota di reinserimento professionale che unisce le forze. Accanto a istituzioni e cooperative ci sono alcune aziende, la Fondazione comunità di Milano e la Fondazione Cariplo della quale è parte. Un progetto complesso che ha l’ambizione "di andare a scovare chi aveva una posizione brillante e ora non sa più come mangiare". Ma anche Neet, giovani fra i 18 e i 35 anni che non studiano e non cercano stipendio, e over 50. In ginocchio per colpa del Covid che ha eroso redditi e cancellato posti "anche di chi era solido due anni fa e mai avrebbe immaginato di scivolare nel baratro".
È Lino Duilio, ex parlamentare, oggi consigliere della Fondazione a tratteggiare il piano per sconfiggere la disoccupazione sul territorio. L’azione allargata ai 4 centri del Distretto sociale Est Milano è supportata in primis da Esselunga, che ha già finanziato il Fondo che aiuterà chi è a spasso a pagare mutui e bollette, mentre gli esperti lo affiancheranno per costruire un percorso su misura e tornare così a essere autonomo. Un piano che include la possibilità di mettersi in proprio o di partecipare a corsi con esperti che formano le figure che le aziende chiedono e che non trovano. "Il luogo dove domanda e offerta si incontrano sul serio perché collaborano", la sintesi dei protagonisti. Obiettivo, "raccogliere quel numero oscuro sfuggito alle statistiche di partite Iva e dipendenti che il virus ha messo in difficoltà e che non sanno neanche come cercarsi un’altra collocazione. Persone che non avrebbero mai immaginato di rivolgersi a un servizio come questo – spiega Sandra Volpe – responsabile del Piano di zona –. Sono le nuove povertà". Ieri, in platea, alla presentazione del programma, una decina di imprese che hanno raccolto l’invito della sindaca Ivonne Cosciotti "alla responsabilità sociale vera, non sulla carta ma nella realtà". E per ciascuno dei 4 Comuni coinvolti nascerà un Osservatorio sul lavoro, una mappa per mettere a fuoco i bisogni delle parti, disoccupati e aziende, e favorire così un rapporto. A luglio aprirà l’Academy territoriale, uno spazio in cui terzo settore, artigiani, grandi e piccole imprese faranno formazione aperta a tutta la cittadinanza.