Non c’è pace per la statua che rappresenta l’Italia Turrita ai Giardini Montanelli, vandalizzata per l’ennesima volta: spezzato il braccio che era stato ricostruito, coperto il volto con un cestino dell’immondizia. A denunciare il raid contro il monumento, che rappresenta la personificazione dell’Italia, con il capo cinto da una corona muraria completata da torri (da qui, “turrita”) è Agiamo, Associazione degli amici giardini pubblici Montanelli: "Che cosa deve ancora succederle perché si metta una telecamera?", domanda il presidente Enrico Pluda. Sorpresa ancora più amara, perché il braccio sparito è quello che era stato ricostruito 4 anni fa dalla Scuola di restauro dell’Accademia di Belle Arti, grazie a una borsa di studio messa a disposizione da Agiamo, e poi sistemato al suo posto dal Comune. Un significato simbolico, di rinascita in periodo Covid. La statua, realizzata in marmo di Carrara da Alessandro Puttinati nel 1850, è ai giardini da oltre 170 anni, lì sistemata per l’Unità d’Italia. I vandali avevano già colpito il 14 settembre 2016, calandole un cappuccio nero sulla testa de le legandole un cappio al collo. Un mese dopo, amputazione del braccio sinistro e danni vari. Ora, ci risiamo. M.V.
CronacaEnnesimo raid contro la statua dell’Italia. Cestino di rifiuti in testa e braccio sparito