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Inchiesta Equalize, l’hacker Calamucci ai pm: “Ex del Mossad ci chiesero report su oligarchi russi”

In un verbale dello scorso dicembre emerge la ricostruzione dell’incontro a Tel Aviv: gli spiati avrebbero poi ricevuto sanzioni economiche nell’ambito delle misure contro Mosca

Nunzio Samuele Calamucci a palazzo di giustizia a Milano

Nunzio Samuele Calamucci a palazzo di giustizia a Milano

Milano – Vincenzo De Marzio, ex carabiniere indagato nel caso Equalize e che potrebbe aver fatto parte anche dei servizi segreti, "mi introduce queste due persone", due "legali di uno studio inglese con sede a Tel Aviv", "mi dice che hanno avuto un passato" nel "Mossad in Israele". E "uno dei primi lavori che ci danno da fare" è la "ricostruzione diciamo da fonti aperte sulle proprietà" di "oligarchi russi" in Italia o in Europa, "sui conti". Il "report" doveva finire ad uno "studio americano di New York che avrebbe provveduto ad emettere le sanzioni su queste persone".

Il racconto è di Nunzio Samuele Calamucci in un verbale di dicembre e riguarda uno degli episodi agli atti dell'inchiesta, ossia la presenza degli "israeliani" negli uffici di Equalize. L'hacker ha spiegato di aver coinvolto in quel lavoro anche Antonio Rossi, manager e tra gli indagati, e "sua moglie" facendogli fare parte di quel "report". Gli israeliani pagavano De Marzio attraverso "una società maltese". Calamucci ha messo a verbale che il gruppo di via Pattari avrebbe fatto "una cinquantina, una sessantina di lavori" per De Marzio. 

Rispetto alla squadra di analisti e cyber-spie, con a capo due professoresse di un'università inglese che emergeva da intercettazioni e atti dell'indagine, lo stesso Calamucci ha chiarito che fosse solo un’invenzione . "È una storiella che ho inventato per coprire Cornelli e Cavicchi (due degli indagati, ndr) agli occhi di Carmine Gallo, che è mio cliente, è sempre stato mio cliente insomma", ha sostenuto Calamucci. I nomi delle due prof utilizzati nelle conversazioni e nelle mail, nomi di persone reali, in realtà, secondo l'hacker, sarebbero serviti soltanto "per sostenere la tesi".