
Massimiliano Camponovo ed Enrico Pazzali, due degli indagati nel caso Equalize
Milano, 19 marzo 2025 – Cyber spioni del gruppo di via Pattari: all’udienza del tribunale del Riesame sul caso Equalize spuntano le minacce ai presunti trafficoni indagati con l’accusa di aver raccolto dossier e report illegali (o aver ricevuto richieste in tale senso).
Le preoccupazioni
"Sì, temo per la sicurezza mia e della mia famiglia, pure per i lavori che ho fatto anche per la polizia giudiziaria, ho paura che qualcuno si risenta, diciamo così...". Lo ha detto, parlando coi cronisti, Gabriele Pegoraro, esperto informatico e presente all'udienza del Riesame di Milano sul caso Equalize. Per lui i pm chiedono gli arresti domiciliari che il gip non aveva concesso.
Dopo l'udienza di oggi, mercoledì 19 marzo, sulle varie posizioni, tra le quali quella di Enrico Pazzali, presidente – autosospeso – dell’Ente Fiera di Milano, considerato il “dominus” del sistema, il Riesame si riserverà e deciderà nelle prossime settimane.
All'udienza, oltre a Pegoraro, erano presenti anche altri due indagati per associazione per delinquere per il caso dei report e dossier illegali, ossia Mattia Coffetti e Massimiliano Camponovo, al momento ai domiciliari, allontanatosi dopo la rinuncia del pm alla richiesta di carcere per lui.
L’atteggiamento
L'avvocata Antonella Augimeri, legale di Nunzio Samuele Calamucci e Carmine Gallo, morto il 9 marzo, ha evidenziato come entrambi abbiano collaborato alle indagini.
"I pm hanno rinunciato all'aggravamento della misura per Calamucci - ha chiarito - volevano fare lo stesso su Carmine, purtroppo non c'è più". Ora la Procura lavora ai riscontri sulle dichiarazioni. L'avvocata non ha voluto parlare coi cronisti delle intimidazioni subite, da lei e Gallo, e che sarebbero arrivate anche da Vincenzo De Marzio, uno degli indagati. Ci sono accertamenti dei pm in corso.
Anche l'avvocato Roberto Pezzi, legale di Massimiliano Camponovo, ha sottolineato come il tecnico informatico abbia "dato delucidazioni sull'attività e la genesi della società" e "speriamo possa vivere i mesi prossimi in modo più sereno". Per Giulio Cornelli, difeso dagli avvocati Giovanni Tarquini e Pierpaolo Astorina Marino, la misura dei domiciliari era già stata revocata.
Le scelte
Questo lo stato dell’arte dell’udienza, al momento. I pm Francesco De Tommasi e Antonello Ardituro stanno discutendo, davanti ai giudici del Riesame di Milano, per insistere sulla richiesta di arresti domiciliari per Enrico Pazzali, presidente autosospesosi della Fondazione Fiera Milano, e di misure cautelari tra carcere e domiciliari, come aggravamento o meno, per altre 11 posizioni di indagati nel caso Equalize, dopo le bocciature parziali del gip dello scorso ottobre.
La Procura ha deciso di rinunciare a chiedere il carcere per l'hacker Nunzio Samuele Calamucci e per gli altri esperti informatici del gruppo Massimiliano Camponovo e Giulio Cornelli, che erano andati ai domiciliari.