ELENA
Cronaca

Esame di Maturità 2021, valori connotati e sistema conservatore nei temi argomentativi

Esame di Maturità 2021: tracce con valori connotati, citazioni sfacciatamente conservatrici e una lettera indirizzata al Ministro decontestualizzata. Studenti pronti a porsi criticamente di fronte al sistema?

Elena

D’Incerti*

Appena dopo le 8 e 30 i ragazzi sono chini sui loro fogli: pochi i patemi. Tra i docenti serpeggia più di una perplessità. I quesiti non sono difficili e le tematiche sono abbordabili (la poesia di Quasimodo propone una riflessione su progresso e responsabilità etica; il brano dagli “Indifferenti” di Moravia chiede una ricognizione storico-artistica sulla borghesia). I temi argomentativi svelano invece un carattere ideologico e di parte. Il testo di Chabod sull’idea di nazione, estrapolato da un saggio del 1961 di cui non si fornisce alcuna indicazione utile, è tagliato in cinque punti: la citazione che ne risulta è uno spezzatino che vorrebbe sembrare europeista e invece trasuda nazionalismo e patriottismo. Omaggio culturale a Oriana Fallaci nella terza traccia argomentativa: stimola il dubbio sulla storia fatta dalle masse e, sulla scorta del filosofo Bertrand Russel, chiede di ripensare ai "grandi personaggi politici arbitri dei destini del mondo". Sullo sfondo una riflessione sui conflitti contemporanei: che si potesse parlare di Russia e Ucraina era prevedibile. Anche Piero Angela è protagonista di un tema argomentativo: mette in guardia dai pericoli di quella modernità che si dimentica del fattore creativo e invita a una difesa economicamente sostenibile della cultura. L’ultima traccia conterrebbe una riflessione interessante sul valore dell’attesa, ma dell’articolo-guida di Belpoliti si finisce semplicisticamente per evidenziare il "volere tutto e subito".

Il grande scivolone è la traccia che contiene la lettera indirizzata al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi nel 2021 da un gruppo di intellettuali (quali? non insegniamo a esplicitare le fonti?): volevano un esame di maturità con prove scritte e non un esame che definirono “burletta”. La lettera è decontestualizzata: non fa cenno all’emergenza pandemica che determinò la scelta e, contrapponendo due figure di ministri (l’ex e quello in carica che ha ripristinato la vecchia formula) pare aver dimenticato il più elementare fair play. Ovunque valori connotati: anche di Quasimodo si chiede di evidenziare le parole con cui egli affermerebbe la "perseveranza e il coraggio" dell’uomo o della maturità mutilata e inadeguata si sottolinea la mancanza di credibilità, serietà e autorevolezza (che si sottintendono ripristinate). Quanti studenti sapranno o oseranno porsi criticamente di fronte a questo sistema valoriale così sfacciatamente conservatore?* Docente liceo Beccaria