Milano, 21 novembre 2019 - È sotto sequestro la villetta della tragedia sfiorata. La giovane donna che partecipava a un gioco horror ed è precipitata dal pavimento del secondo piano che improvvisamente ha ceduto, non è in pericolo di vita perché con la sua provvidenziale presenza un divano ha attutito la caduta. La Procura ha aperto un’inchiesta sull’episodio, ipotizzando il reato di lesioni colpose aggravate legato alle possibili violazioni in materia di sicurezza del lavoro e degli edifici. È una villa dal fascino «decadente» quella sotto sequestro. In stile Liberty come il set vero del film «Profondo Rosso» di Dario Argento, Villa Scott di Torino. Non altrettanto bella però. Anzi l’aspetto esteriore è di stabile «abbandonato».
Eppure dal 2017 la casa a due piani di via Brunetti 14, in zona Certosa, era tornata a nuova vita. Convertita ad uso ricreativo, per merito dell’associazione Real Life Experience di Carlo Gotta, che l’ha ribattezzata «La Casa Maledetta». Nessuno dei vicini, un concessionario-gommista e un’azienda di componenti meccanici, sa precisamente cosa succeda all’interno. Lo rivela Lacasamaledetta.com: «Un mix tra gioco di ruolo, escape room e horror house» si legge sul sito che sconsiglia l’ingresso ai minori di 14 anni e alle gestanti «per il forte coinvolgimento emotivo». La proposta è quella di vivere un’esperienza paurosa che dura circa 90 minuti e costa non poco: da un minimo di 300 euro (per un gruppo fino a cinque persone) a un massimo di 600 euro (per team fino a 20 persone).
Ma in cosa consiste? In pratica è uno spettacolo, dove non si rimane incollati alla poltrona ma si percorrono i 600 metri quadrati della villa, curiosando nelle varie stanze, scale e corridoi. Il personale all’ingresso può rifiutare l’accesso. In ogni caso non è previsto il rimborso del ticket. E così quella che doveva essere un’esperienza tra la paura e il divertimento si è trasformata in un incubo reale per la 30enne in gravi condizioni dopo l’incidente. Tutto è successo intorno alle 23 dell’altra sera: la giovane stava giocando insieme ad altri sei amici nella struttura il cui titolare è un italiano di 43 anni. Stando alla ricostruzione degli investigatori, all’interno c’erano otto persone divise in due squadre, tutti giovani addetti di un megastore dell’abbiglimento in zona Duomo alla ricerca di avventure da brivido. Ad un certo punto, uno degli attori che vivacizzano questo genere di serate deve aver spaventato oltre misura la ragazza, forse saltando proprio nel punto in cui il pavimento ha ceduto aprendo una “voragine” di un metro quadrato.
Dopo essere precipitata, la 30enne è stata subito trasportata all’ospedale Sacco. Le sue condizioni sembravano inizialmente gravissime, ma poi sono migliorate, anche se si trova ancora ricoverata dopo che le hanno diagnosticato 20 giorni di prognosi per vari traumi agli arti e alla schiena. Dopo il sequestro disposto dal pm di turno, gli atti dell’inchiesta saranno trasmessi già oggi al pm Sara Arduini che fa parte del dipartimento della salute e della sicurezza pubblica del procuratore aggiunto Tiziana Siciliano.